La messa in liquidazione del Consorzio Centro Sportivo Meridionale di San Rufo è stata al centro dell’ultimo Consiglio comunale di Padula svoltosi ieri sera nell’aula consiliare.
L’argomento è stato inserito tra i punti all’ordine del giorno dal sindaco Paolo Imparato dopo la delibera del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Bacino SA3 e dell’Assemblea dei sindaci che chiamava i Consigli dei Comuni soci e della Comunità Montana ad esprimersi entro 30 giorni sullo scioglimento del Consorzio.
Una posizione presa sulla base della crisi finanziaria generata dalla morosità nel pagamento della quota associativa da parte della maggioranza dei Comuni soci. Al momento gli unici in regola con i pagamenti sono i Comuni di Polla, Caggiano e San Pietro al Tanagro.
Il sindaco di Padula Imparato ha subito affermato di non rappresentare un Comune moroso ricordando che nel 2003 l’allora Amministrazione comunale deliberò a favore del diritto di recesso e per la liquidazione, sostenendo dunque la volontà di uscire dal Consorzio.
“Oggi approviamo una delibera che conferma quella del 2003 – ha sostenuto Imparato -. Tra l’altro quell’anno fu fatta anche una proposta per la modifica dell’articolo 12 dello Statuto del Consorzio in base alla quale gli Enti consorziati in mora avrebbero potuto comunque esercitare il diritto di voto. Una proposta che non è stata mai accettata”.
Per quanto riguarda la quota associativa, il sindaco ha affermato che il Comune di Padula la sta accantonando: “Non siamo morosi – ha detto Imparato – c’è un contenzioso aperto dal 2003 e sarà il Consiglio di Stato a stabilire se l’Ente che rappresento dovrà pagare oppure no”.
L’Amministrazione comunale di Padula, dunque, resta ferma sulla sua posizione, anche dopo la comunicazione da parte del Consorzio di non essere più in grado di assicurare dal prossimo mese di gennaio il pagamento delle utenze di gas e luce del Centro Sportivo Meridionale.
– Antonella D’Alto –
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