Cinema, fiction, teatro, pubblicità. Se volessimo elencare tutti i lavori di Giorgio Gobbi un solo articolo non basterebbe. Ma pensando a Ricciotto, il fedele servitore di Onofrio Del Grillo nella grandiosa opera cinematografica di Mario Monicelli (“Il marchese del Grillo“, appunto), non può non venire alla mente il giovanissimo Gobbi, alle prime armi, vera e propria spalla dell’Albertone nazionale. Era il lontano 1981. Da allora Giorgio ne ha fatta di strada. E di carriera. Un percorso ricco e appassionato, caratterizzato da un amore smisurato per il suo lavoro e da una continua curiosità di vivere esperienze cinematografiche nuove e diverse. Dopo due anni lavora ancora con Sordi (regista e protagonista) ne “Il tassinaro”, impersonando il figlio di Pietro Marchetti. Nel tempo si lascia dirigere da Ozpeteck (“Le fate ignoranti” e “Cuore sacro”), Ricky Tognazzi (“Il padre e lo straniero”), Bigas Luna (“L’immagine del desiderio”), recita con Clooney in “The American”, con Proietti nella fiction “Una pallottola nel cuore”. Un lungo elenco arricchito, pochi giorni fa, dal frizzante spot Vodafone in cui duetta con Bruce Willis alla guida di un’Apecar per la nuova campagna della linea 4G.
Ondanews ha raggiunto Giorgio Gobbi che si è aperto con simpatia e rara umiltà, quella che solo i grandi artisti posseggono.
D – Giorgio, hai iniziato nei panni di Ricciotto ne “Il marchese del Grillo”. Cosa ricordi dell’indimenticabile Sordi?
R – Studiavo Biologia e lavoravo, quando degli amici mi hanno proposto di fare teatro e così mi sono velocemente appassionato. Mi sono iscritto all’Accademia Fersen e da lì è iniziato tutto. La candidatura a “Il marchese del Grillo” è stata fortuita, perchè stavo girando una pubblicità e un’attrice mi informò dei provini. Incontrai Monicelli e dopo il provino mi comunicarono che lo avevo superato e che avrei fatto il film. Sordi all’inizio non mi voleva, perchè preferiva un servitore più anziano, ma Monicelli si impose. Dopo una settimana di perplessità io e Alberto abbiamo lavorato alla grande e siamo diventati amici, tanto da frequentarci anche fuori dal set. E poi, convinto delle mie qualità, mi chiamò per “Il tassinaro” oltre a chiedermi di fargli da aiuto regista in altri lavori.
D – Pochi giorni fa ti sei ritrovato, sul set dello spot Vodafone, con un altro grande del cinema internazionale, Bruce Willis.
R – Io ho avuto la gioia di lavorare con i più grandi, tra cui Gassman, Mastroianni, Clooney. Quindi non ho timore reverenziale. Con Willis abbiamo giocato molto sulle battute, in quell’Ape strettissima. Ha provato simpatia per me e mi dava gran pacche sulla spalla dicendomi “Buona fortuna, compà!” prima di ogni scena.
D – Progetti per il futuro. Cos’hai in cantiere?
R – Una cosa certa è che con Proietti rifarò “Una pallottola nel cuore” e cominceremo a girare a settembre. Ho poi voglia di fare un One man show che finora, per rispetto e per timore, avevo messo da parte. Ma siccome ho il sospetto che forse questo lavoro lo so fare, ci sto lavorando su con l’autore teatrale Mario Pappagallo per il prossimo anno.
D – Un consiglio a chi si avvicina per la prima volta al mondo del cinema.
R – Oggi direi di non provarci, perchè c’è una grande contrazione di lavoro. Chi comincia deve superare difficoltà inenarrabili. Come dico ai miei allievi bisogna avere tre qualità: bravissimi, bellissimi o raccomandatissimi. Il mio consiglio è di non cercare le scorciatoie ma di studiare e lavorare, perchè solo quello paga. E, come in tutte le cose, ci vuole anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai.
D – Dopo tanti anni di carriera con chi hai ancora il desiderio di voler lavorare?
R – Con Carlo Verdone. Perchè ci siamo incontrati, sorrisi e stretti la mano tante volte, ma non abbiamo mai lavorato insieme. Vorrei fare un film con lui, anche perchè mi dicono che ci somigliamo molto per certi versi. Mi piacerebbe poi tornare a lavorare con Sergio Rubini, che per me è come un fratello.
– Chiara Di Miele –
Giorgio Gobbi è un bravo attore e anche nella pubblicità lo dimostra ,è Bruce che fa da spalla a lui. Comunque bravi tutti e due, mi divertono e li riguardo spesso, mentre con altre pubblicità cambio canale.
È vero è lui il protagonista di questi spot pubblicitari.