È stata presentata oggi presso la sede dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza la “Guida del Donatore”.
Alla conferenza stampa di lancio della guida hanno partecipato il Commissario dell’Azienda Sanitaria di Potenza, Massimo De Fino, ed il presidente dell’AVIS regionale, Rocco Monetta. La guida ha la finalità di promuovere la donazione sensibilizzando i cittadini in merito alle caratteristiche essenziali del sangue, degli emocomponenti e dei prodotti emoderivati, ai benefici che i pazienti possono ricavare dalle donazioni, al controllo delle malattie infettive trasmissibili, i comportamenti e gli stili di vita che possono pregiudicare la sicurezza del ricevente e del donatore.
“L’Azienda Sanitaria Locale di Potenza – ha dichiarato Massimo De Fino – in virtù della legge di revisione del Servizio Sanitario Nazionale è diventata un’azienda prettamente territoriale che deve avere la capacità di dare risposta ai bisogni di tutta la popolazione dei cento Comuni presenti nel territorio di competenza. Proprio per questo, già negli anni scorsi, abbiamo messo a disposizione dell’AVIS, ove possibile, alcuni spazi dei nostri diversi ambulatori per la promozione dei punti di prelievo, anche nei Comuni più piccoli, proprio per permettere a tutti i cittadini di effettuare donazioni di sangue. Molti di questi centri sono stati inoltre autorizzati ed accreditati da parte dell’AVIS”.
La realizzazione di questa importante guida è frutto di una proficua collaborazione, è un testo di facile lettura e con informazioni certe che rassicura anche sull’assenza di rischi nella donazione di sangue”.
“Lo scopo di questa iniziativa – ha commentato invece il presidente Monetta – è quello di rendere sempre più informati i cittadini sulla donazione, sia per quanto riguarda i costanti controlli sulle condizioni di salute dei donatori sia per i benefici dei riceventi. Non dobbiamo mai abbassare la guardia sulle donazioni, per non ricadere in situazioni di carenza sanguigna. La Basilicata, per quanto riguarda le donazioni è una delle regioni più virtuose con un’alta incidenza di donatori rispetto alla popolazione residente. Abbiamo purtroppo poco ricambio, determinato dall’emigrazione dei giovani che lasciano la regione per motivi di studio o professionali”.
– Miriam Mangieri –