Era stato respinto lo scorso aprile dal Tar di Salerno il ricorso presentato dal sindaco Salvatore Scarpitta per i lavori lungo la SP 562 del Mingardo, che hanno riguardato alcune falesie che affacciano sul mare, così il Comune ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato.
L’Ente, infatti, ha intenzione di dimostrare la legittimità degli interventi fatti a seguito delle ordinanze sindacali.
Secondo il Tar, ricordiamo, i lavori svolti anche con l’utilizzo di esplosivi erano illegittimi sostenendo che l’Ente si era mosso contro il provvedimento emesso dalla Sovrintendenza di Salerno e la circolare del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che intimavano al sindaco di Camerota la sospensione dei lavori in corso sulla falesia lungo la Strada Provinciale 562 in località Cala del Cefalo e Cala Finocchiara nonché il divieto di utilizzare i massi ricavati dalla falesia sul lato mare.
“Difenderemo fino alla fine la scelta di mettere in sicurezza quel luogo” ha dichiarato Scarpitta, contattato da Ondanews.
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