L’ingegnere Antonio Pisano di Montesano sulla Marcellana scrive al sindaco Giuseppe Rinaldi riguardo all’impianto sportivo della frazione Scalo.
L’Amministrazione comunale ha eseguito i lavori di adeguamento realizzando un campo in erba artificiale e disponendo l’assunzione di un mutuo di 498mila euro con l’Istituto per il Credito Sportivo. L’ingegnere Pisano ritiene che “la scelta di realizzare tale opera sia del tutto sbagliata perché ha fatto indebitare l’Ente per un importo di circa 34.000 euro per 15 anni e perché già negli anni passati sono state sperperate ingenti risorse economiche per i campi di calcio (Prato Comune, Arenabianca, Montesano Centro, Tardiano e lo stesso Montesano Scalo“.
“Un mutuo di tale entità – spiega – può essere contratto solo per realizzare opere prioritarie, come ad esempio la manutenzione straordinaria dell’acquedotto, che purtroppo fa acqua da tutte le parti o anche per realizzare un’isola ecologica, necessaria per un trattamento più agevole dei rifiuti. La realizzazione di opere inerenti attività sportive o ricreative, certamente importanti per il benessere di una comunità, deve avvenire attraverso altri canali di finanziamento, a fondo perduto totale o parziale, nel momento in cui però sono aperti bandi opportunamente dedicati ad attività del genere“.
Così l’ingegnere montesanese chiede all’Amministrazione “se viene seguito in modo scrupoloso il piano di manutenzione previsto per il tipo di campo realizzato, in particolare se sono stati programmati i cicli di regolare innaffiatura e irrorazione del campo per mantenere le fibre pulite, per evitare accumuli di polvere, mantenere la temperatura al suolo non troppo elevata e per mantenere la necessaria percentuale di umidità nell’inteso prestazionale composto da fibre naturali vegetali nei periodi di scarsa o di assenza di pioggia“.
E conclude:”Voglio sperare che l’Amministrazione stia facendo attuare il programma di manutenzione così come previsto nel Piano di Manutenzione dei campi in erba artificiale, anche se sinceramente ho qualche dubbio visto lo stato in cui versa la parte limitrofa alla parte recintata del campo“.
– Chiara Di Miele –