Una vita avventurosa quella di Nicola Capo, il cilentano originario di Laurito che ha dedicato tutta la sua esistenza a divulgare il naturismo, e che il Comune, guidato dal sindaco Vincenzo Speranza, ha voluto celebrare conferendo la cittadinanza onoraria alla figlia 80enne, Odina, giunta per l’occasione da Barcellona dove vive.
“Sono orgogliosa e felice di essere qui. Mio padre era un uomo di spirito rivoluzionario, gran filosofo e profeta del naturismo”, ha detto Odina che ha annunciato la volontà di acquistare una casa nel borgo che ha dato i natali a suo padre. Magari in Vico dei Gelsi, dove nel 1899 nacque Capo e dove ieri l’amministrazione ha scoperto una targa dedicata al teorico del naturismo integrale, che implica dieta vegetariana e nudismo.
Siamo nella Spagna degli anni Trenta, dove Capo era arrivato dopo essere emigrato in Uruguay. “Ribelle e anarchico pericoloso” per il regime franchista, tenuto sotto controllo dal fascismo, gli sequestrarono quintali tra giornali, riviste e foto, restituite alla figlia solo pochi anni fa. Capo è stato scrittore, teorico della medicina naturale, divulgatore scientifico e soprattutto fondatore di una scuola naturista e della nota rivista di settore Pentalfa. Personaggio di grande spessore ma anche poco conosciuto in Italia. E’ stato l’editore cilentano Giuseppe Galzerano a scoprire la sua vicenda e a metterla nero su bianco in una monografia pubblicata dalla sua casa editrice, “Nicola Capo, l’ideologo cilentano del naturismo e nudismo spagnolo, 1899-1977”.
Nel corso del convegno che si è svolto ieri nell’aula consiliare di Laurito, Galzerano ha ripercorso gli studi su Capo, il primo contatto con Odina nel 2004 ma anche gli avvenimenti più importanti e curiosi della vita del naturista. La figlia, sulle orme del padre ha un ristorante vegetariano tra i migliori di Barcellona.
– Marianna Vallone –