Si è svolta nel pomeriggio di ieri l’audizione al Senato della Repubblica della Commissione Lavori pubblici, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’applicazione del codice dei contratti pubblici.
Alla seduta era presente Giovanni Caggiano, sindaco di Caggiano e Presidente dell’Associazione ASMEL (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali).
“Dall’esperienza dell’Associazione ASMEL, composta da 2.700 Comuni, si è realizzata una Centrale di Commissione, a cui hanno aderito 1.500 Enti comunali, che negli ultimi anni ha gestito più di 3mila gare di appalto per un transito superiore a 2 miliardi di euro ed è stata qualificata con la certificazione anticorruzione (ISO 37001) – racconta il sindaco Caggiano alla commissione del Senato – Come Centrale di Committenza gestiamo un rapporto quotidiano con i RUP e gli uffici tecnici dei Comuni che hanno la responsabilità delle gare, svolgendo un ruolo di supporto. Esigenza principale dei sindaci è di fare le gare di appalto in tempo rapidi e in condizioni di certezza, evitando il blocco dell’iter. In questi ultimi anni con il nuovo Codice degli Appalti abbiamo assistito a una deriva di normative soprattutto di circolari che hanno creato molteplici problemi ai Comuni, motivo per cui proponiamo la standardizzazione delle norme che regolano gli appalti“.
Durante la seduta al Senato, il Segretario Generale dell’ASMEL, Francesco Pinto, ha depositato agli atti un contributo da parte dell’Associazione ASMEL in cui sono presenti due proposte fondamentali su questo tema: Depurare l’attuale Codice degli Appalti dei 78 decreti attuativi, lasciando solo la parte che importa in Italia la normativa europea e il ripristino e aggiornamento del vecchio regolamento.
– Rosanna Raimondo –