Biagio Tomasco, segretario territoriale del sindacato NurSind Salerno, scrive al Commissario Straordinario dell’Asl Salerno in merito all’assunzione di 30 ostetriche interinali.
“Non capiamo come mai tale azione non sia stata partecipata ai componenti dell’Organismo Paritetico dell’Innovazione – afferma – ancora una volta assistiamo a prese di posizione senza che il relativo Capo Dipartimento interessato sia stato interpellato, sebbene tale tematica investa in maniera generale tanto la gestione del personale, quanto la funzionalità delle strutture incidenti nel relativo dipartimento. Magari si sarebbe potuto appurare che vi fosse, tra il personale ostetrico, qualche unità (sette) che svolgano funzioni diverse da quelle per le quali sono state assunte“.
Tomasco precisa poi che esistono “alcune imprecisioni che essenzialmente si possono ricondurre ad un’errata interpretazione del dettato normativo e contrattuale regolante la materia, difatti ai sensi dell’art.36, comma 2, del D.Lgs.n.165/2001 per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle
proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato. Ora, considerato che la graduatoria di che trattasi non sia mai potuta nascere, proprio a causa del provvedimento in parola, altro non si è fatto che aggirare la norma generale che regola il reclutamento di personale interinale da agenzie terze“.
“Come mai l’azienda non ha preso in considerazione, per come fatto finora, la possibilità di reclutare detto personale ostetrico dalle vigenti graduatorie di mobilità in Regione Campania? – chiede il sindacalista – Come mai non è stata fatta una gara ad evidenza pubblica, ampliando, eventualmente, la platea dei soggetti terzi interessati a fornire dette prestazioni interinali, nel mentre ci si è affidati ad una società già operante nei confronti dell’ASL Salerno per la fornitura di personale interinale? Come mai a fronte di una mobilità per 20 unità di personale ostetrico intentata dall’ASL Salerno, oggi si procede all’immissione di 30 unità di personale ostetrico? Era sbagliato il fabbisogno presunto con la mobilità o è sbagliato quello presunto con l’agenzia interinale?”.
“In un momento storico in cui tutte le forze politiche, sociali e sindacali si battono per l’eliminazione del precariato, – conclude Tomasco – oggi l’ASL Salerno vara le condizioni per creare ‘nuovi schiavi’ del lavoro precario, cosa che considerate tutte le altre carenze di personale oggi insistenti nell’ASL Salerno, rappresenta un vulnus non accettabile che potrebbe essere esteso per analogia a tutte le altre categorie di lavoratori e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze, atteso che, per come diciamo da mesi oramai, l’unica vera speranza per le aziende salernitane di recuperare personale, passi essenzialmente per il concorso unico provinciale dedicato a tutte le figure mediche e di comparto oggi carenti e che non smetteremo mai di chiedere“.
– Chiara Di Miele –