Dicembre 28, 2024

9 thoughts on “L’arte, la crisi e la scelta di fare il pastore. La storia di Giacomo Cancellaro, 35enne di Padula

  1. Ciao Giacomo, sono anni che non ci frequentiamo più anche se sono stato il tuo padrino di fonte. Sono contento che nel tuo piccolo trovi le tue soddisfazioni. La cosa che vorrei dirti in maniera disinteressata dopo tante esperienze di vita: …và dove ti porta il cuore, meglio riflettere su qualcosa che hai commesso di sbagliato, ma non rimpiangere ciò che non hai fatto per non ferire altri. Tutto ciò che fai, fallo col cuore che prima o poi verrai ricompensato. Un abbraccio e buona fortuna.

  2. Compèlimenti,se io non fossi un ,musicista farei il tuo nobile mestiere….purtroppo la globalizzazione ammazza i mestieri piu’ utili all’umanita’come il tuo.Sei un vero artista siccome oggi solo gli artisti dentro il cuore sanno sciegliere come te….mentre gli altri si fanno convincere dal bombardamento mediatico che li vuole tutti uguali come carne in scatola con la stessa marca….meno male che esistono ancora giovani come te….sei un esempio,ma oggi si conoscono solo i BRUTTI ESEMPI…..cosi’ si impaurisce la gente,e si castra mentalmente il popolo per poterlo pilotare e manipolare a piacimento…..con te pero’,non ci sono riusciti…!

  3. Personalmente sono convinto che la scelta di Giacomo Cancellaro (che non ho il piacere di conoscere) sia stata una scelta seria e convinta.
    Molti giovani di oggi dovrebbero prendere ad esempio il coraggio e la determinazione di credere in un futuro fatto di innovazioni nel campo dell’ agricoltura e dell’ artigianato, uniche vere ricchezze del nostro futuro, ancora in attesa di essere sfruttate!
    Chi ama e decide di restare, deve trovare la forza e la volontà di impegnarsi in questi settori, per i quali non mancano gli aiuti economici incentivanti, anche a livello locale.
    Grazie Giacomo, per il tuo lodevole impegno e per il tuo esempio! Inseme a te desidero ringraziare anche le cooperative di alcuni giovani sorte a Sanza ed a Morigerati, le quali stanno diventando un esempio ed un punto di riferimento per la coltivazione e la produzione di castagne, di olio e di vino!
    Il lavoro ed il sacrificio devono rappresentare sempre una costante della propria vita! Se a questi si aggiungono l’amore e la passione per le cose che si fanno e per i risultati che si riescono a raggiungere, allora il futuro delle giovani generazioni apparirà meno fosco e le famiglie potranno continuare a credere nella speranza di un domani migliore per i propri figli.
    Complimenti ed auguri, caro Giacomo e buon lavoro!
    Aldo Rescinito.

  4. vi ringrazio tutti…speriamo che questo nostro appello a non abbandonare le nostri radici non sia vano ,anche perchè non ci resta altro, che difendere la nostra terra se vogliamo viverci . Volevo anche aggiungere di non essere il primo ad essere tornato alla terra ,ci sono molti giovani che lo fanno in silenzio ,ma sono scoraggiati dal fatto che il contadino lavora gratis ,è quindi chiudono le aziende dei propi genitori ,che fin ad ora ,hanno portato il benessere in questo territorio,speriamo che la mia voce sia la voce di molti che vogliono vivere a casa propia, senza umiliarsi a cambiare paese per un pezzo di pane ..grazie a tutti di nuovo, ,,,

  5. Giacomo sono un fotografo da strada che vive a Roma di origine irpina che si è sposato con una ragazza di San Rufo conosciuta all’università che mi ha fatto conoscere il Cilento Vallo di Diano di cui mi sono innamorato diventandone in estimatore e ricercatore di momenti unici e irripetibili.Ti ammiro w mi dispiace che in questo bel paese l’arte e gli artisti non vengono non solo apprezzati ma messi da parte senza lasciargli spazi per potersi fare conoscere e trasmettere la loro creatività a differenza di altri paesi dove l’arte si respira a pieni polmoni.Ti auguro di poter mandare avanti la tua azienda e nel frattempo riuscire a emergere dal punto di vista artistico.

  6. Sei un esempio per questo territorio abbandonato a se stesso dalla politica e dalla cattiva amministrazione dimostrando di volercela fare solo con le tue forze e con quello che sarà presto inevitabile…il ritorno alle origini ed ai mestieri antichi,se si vorrà sopravvivere.

  7. pultroppo sara inevitabile ,la crisi non è nient altro che mancanza di cultura e di bene reciproco,in questo mondo selvaggio ,che si alimenta di egoismo e avarizia ,i grandi non se ne curano ,ma tutto ciò colpirà sopratutto noi giovani che non conosciamo il lavoro primario l agricoltura ,che accompagnata dall artigianato è in fine dall arte primo strumento di comunicazione ,ci davano la pace per vivere su questa terra meravigliosa …..grazie gerry e maurizio ,a presto …..

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