L’amore per gli animali, in particolare per i cani, ha spinto Domenico Del Gaiso, residente a Pozzi di Brienza, ad accogliere tanti randagi in difficoltà e a prendersi cura di loro in una struttura a realizzazione e gestione familiare.
Attualmente Domenico, che è originario di Formia e ha vissuto anche a Teggiano, ospita 44 cani tra cui Gaia, ferita da proiettili 4 anni fa a Sala Consilina, ma anche un pitbull che due anni fa aggredì un uomo a Padula e altri randagi raccolti nel Salernitano, ad esempio a Teggiano, Padula, Pontecagnano, Montecorvino Rovella e Montecorvino Pugliano.
E’ stato membro di diverse associazioni, tra cui la Lega del cane di Salerno, ENPA, ANPANA, OIPA e collabora con diversi sodalizi presenti in provincia di Salerno.
- In cosa consiste la tua opera di volontariato?
I nostri territori hanno notevoli problematiche nella gestione e contrasto al randagismo dovuti alle carenze istituzionali e alla poca attitudine al rispetto delle leggi vigenti da parte dei cittadini. La nostra opera, anche se non ufficialmente riconosciuta e spesso anche ostacolata dalle leggi, consiste nel salvare, recuperare, porre in sicurezza, curare e cercare un’adozione per loro evitandogli una lunga reclusione (a volte a vita) nei canili convenzionati.
- Cosa ti ha spinto a dare affetto e cure a questi animali in difficoltà?
C’è un numero indefinito di motivazioni ma principalmente l’amore stesso per queste creature e la voglia di riscattarle da un destino che il più delle volte le porta alla morte. Loro come esseri senzienti meritano un’opportunità e noi cerchiamo di dargliela.
- C’è qualcuno che ti dà aiuto nel proseguire in questa opera?