Si è conclusa dopo poco più di due anni l’attività del Consiglio comunale di Lagonegro, eletto nel 2017. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ne ha disposto lo scioglimento con un decreto che nella giornata di ieri è arrivato in Municipio. Firmato da Mattarella ai sensi dell’articolo 53 del decreto legislativo 267 del 2000 che, in caso di impedimento permanente, prevede “di restare in carica sino alla elezione del nuovo Consiglio e del Sindaco”.
Tanti gli eventi che hanno caratterizzato la Giunta guidata dal sindaco Pasquale Mitidieri. Dopo l’impedimento temporaneo annunciato a dicembre 2017 e la nomina di un reggente, Giuseppe Sabella (che poi si è dimesso il 10 maggio 2018), il sindaco è tornato in sella qualche giorno più tardi, nominando una nuova Giunta. Poi il 15 novembre le dimissioni e dopo 20 giorni la revoca delle stesse. Le dimissioni di Mitidieri, come più volte da lui sottolineato, hanno riguardato sempre gravi impedimenti per motivi di salute, anche dopo la revoca delle dimissioni.
“Questo – ha sottolineato Pasquale Mitidieri – è il risultato dell’impedimento permanente che io ho dichiarato, di cui fu preso atto alla fine di dicembre dal Consiglio comunale. Da qui la procedura che si è conclusa con lo scioglimento del Consiglio. La cosa migliore in questo momento è chiamare al voto i cittadini, le elezioni ci sarebbero state comunque con le mie dimissioni”.
Scongiurata così l’ipotesi di un commissariamento del Comune. In questi due anni non sono mancati i dissapori interni tra la maggioranza e sulle prossime elezioni (il 26 maggio), Mitidieri fa sapere: “Non ci sarò assolutamente, starò lontano, devo stare tranquillo”.
– Claudio Buono –
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