La cronica carenza di personale sanitario presso l’ospedale di Polla tocca anche il Centro Trasfusionale, ridimensionato ultimamente ad UdR (Unità di raccolta e distribuzione del sangue) che di recente ha perso anche la TAO (Terapia Anticoagulante Orale). L’importante servizio, infatti, è stato trasferito da Polla a Battipaglia, presso la sede centrale dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale da cui il Centro Trasfusionale di Polla dipende.
La denuncia viene dal sindacato Fials, che pone l’accento sulla gravità di una situazione che è al limite del collasso. “In passato, purtroppo, sono stati fatti molti errori che hanno determinato l’impoverimento delle nostre strutture sanitarie ed in principal modo dell’ospedale di Polla – riferisce Mario Marmo, delegato aziendale di Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità- Per tutto quanto è ancora possibile, la Fials si opporrà con tutte le sue forze contro il tentativo di depotenziare ulteriormente i servizi attualmente presenti presso l’ospedale di Polla. Tutti i reparti, infatti, presenti presso il nostro ospedale stanno affrontando da anni la costante carenza di organico, i cui servizi sono assicurati soltanto grazie al senso di dovere e responsabilità del personale che si priva molto spesso di riposi e ferie per non lasciare l’utenza abbandonata al proprio destino”.
Ultimamente, quindi, l’ospedale è stato privato anche della TAO. “Non è assolutamente giusto che i cittadini del Vallo di Diano vengano privati anche della Terapia Anticoagulante Orale– incalza Michele di Candia, sindaco di Teggiano e membro del comitato di rappresentanza dell’ASL Salerno – Nelle prossime ore incontrerò il dottor Giuseppe Pipolo, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale di Battipaglia, per rappresentargli la nostra avversione a questo ennesimo scippo. Non è assolutamente giusto che i cittadini del Vallo di Diano debbano essere privati anche di questo importante servizio”.
Il Centro Trasfusionale di Polla, attualmente, è dotato di un solo medico, la dottoressa Elisa Focarile, di una biologa e di un altro medico utilizzato a tempo parziale. In più di un’occasione anche il Direttore sanitario dell’ospedale, Luigi Mandia, ha avuto modo di sottolineare che si tratta di “un’eccellenza sanitaria del Vallo di Diano, baluardo nella difesa delle vite umane per svolgere un lavoro fondamentale nel sostenere tutte le attività di raccolta del sangue che, oltre ad essere un importante elemento di solidarietà, rappresenta anche una possibilità concreta di salvare tante persone”.
– redazione –