Il sindaco di Petina Domenico D’Amato, con una lettera inviata al Prefetto di Salerno Francesco Russo, ha rimesso il suo mandato per quella che è considerata una lesione del diritto allo studio dei giovani del paese amministrato.
Da domani, infatti, con il primo suono della campanella dopo le vacanze estive i 45 alunni iscritti alle Scuola Primaria di Petina frequenteranno l’anno scolastico con solo tre classi, di cui due pluriclasse. In sostanza la prima e la seconda elementare frequenteranno le lezioni insieme, così come la terza e la quarta. Soltanto la classe quinta proseguirà l’anno autonomamente. La decisione è giunta nonostante il numero di iscritti sia uguale a quello dello scorso anno, quando invece le classi erano cinque.
“E’ con rammarico ed amarezza – si legge nella lettera del sindaco D’Amato al Prefetto – che Le scrivo per rappresentarLe la profonda sfiducia che ho maturato verso le istituzioni repubblicane per la lesione del diritto allo studio e all’istruzione, diritto inalienabile poiché costituzionalmente garantito, che si sta perpetrando nei confronti dei bambini e delle bambine che frequenteranno la scuola primaria del mio paese per l’inizio dell’anno scolastico che avrà inizio domani“.
Per il primo cittadino è “paradossale, oggi, ricordare i numerosi richiami fatti dalle nostre istituzioni a tutela dei piccoli comuni, a tutela delle aree interne montane e rurali ché alla luce dei tagli effettuati sembra oltraggioso per i nostri cittadini che vorrei ricordarLe sono cittadini italiani in un tempo in cui nel Paese risuona spesso lo slogan ‘prima gli italiani’“.
“Il profondo amore che ho per il mio paese – continua D’Amato – non mi consente di rendermi complice della morte della mia comunità, pertanto, Le affido il mandato amministrativo conferitomi nell’attesa di maturare una decisione ulteriore che Le verrà tempestivamente comunicata. Le comunico, altresì, che appoggerò, incondizionatamente, tutte le forme di protesta che le famiglie della mia comunità vorranno assumere a tutela dell’istruzione dei nostri figli e delle nostre figlie“.
E’ amareggiato il primo cittadino di Petina che, raggiunto da Ondanews, afferma:”E’ in gioco il futuro del mio paese, che non è negoziabile“.
– Chiara Di Miele –