Preoccupazioni che iniziano a serpeggiare, anche nel Vallo di Diano, dopo le indicazioni giunte da Palazzo Santa Lucia sulla chiusura dei centri con meno di 500 parti all’anno.
La linea della Regione Campania è chiara: i centri con meno di 500 nati all’anno vanno accorpati. In Campania, al momento, i centri sono 20. Sotto i riflettori ci sono, soprattutto, i centri nascite di Cava dei Tirreni, Eboli, Solofra, Maddaloni e Mercato San Severino.
La preoccupazione, però, che la mannaia possa abbattersi anche nel Vallo di Diano è forte. 415, infatti, sono stati i parti registrati nel 2014 presso il Centro nascite dell’ospedale di Polla, con un aumento di circa sessanta nascite rispetto al 2013.
“In un momento storico caratterizzato da una calo generale di nascite – dice il dirigente del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Polla Francesco De Laurentiis – l’ospedale di Polla è tra i pochi in tutta la provincia di Salerno a registrare un trend positivo. Anche quest’anno che sta per finire, infatti, i numeri sono in crescita rispetto all’anno scorso”.
Nonostante l’ottimo lavoro dei medici, però, se le indicazioni dettate dalla Regione assumeranno carattere di rigidità, registrando numeri inferiori a 500, il centro nascite di Polla potrebbe essere accorpato.
Un’ipotesi sicuramente da scongiurare anche perché gli altri due centri nascite a sud di Salerno, Sapri e Vallo della Lucania, ad oggi, sono posizionati su livelli ancora più bassi di Polla. E se accorpamento ci dovesse essere, in base ai livelli di presenza finora registrati, è su Polla che dovrebbero confluire altri presidi e non, assolutamente, viceversa. E’ questo, almeno, che tutti sperano nel Vallo di Diano.
– redazione –
Chiudere un reparto nascite di un Ospedale,come Polla – e per chi non sa quando fanno 1 + 1 una cosa molto semplice……..Il numero delle nascite di un ospedale,non puo,non deve,e non sa – formare la motivazione della chiusura — il punto principale e´- ditelo a una donna incinta,quando sia lunga la strada per arrivare al sollievo dei dolori e delle sue sofferenze…di quali avvenimenti e dolori sono fatti i casi di nascite per mettere un neonato al mondo !!!! .ma forse noi Uomini ci rendiamo responsabili solo di come — o di quando siamo bravi a farle diventare Mamme….ma non siamo al quando pare talmente bravi,a proteggerle,e a rappresentarle,con questo tipo di azioni,si ingrandisce sempre di piu il divieto di NON voler diventare Mamma,,,,,,e a questo punto,vi auto congelati in massa e siete privi di buon senso e annullerete,il fenomeno e le forme della nostra natura degli esseri umani — Io consiglio,di dover riflettere di nuovo su questo tipo di fenomeni……..l´Ospedale di Polla…..e uno dei pochissimi ospedali – che offre una cosi grande facilita´,semplicita´,e comodita´nel raggiungerlo,sia per quelle che vanno prelevate via autoambulanze,e sia per quelle che vengono portate al pronto soccorso con il propio mezzo,e tutto questo bene di Dio e grazie al 70 % della presenza dell´autostrada——————-(((ma io ho anche una proposta,a tutto il Vallo di Diano)))) io vi propongo,che se l´ospedale viene chiuso,a mio avviso si dovranno fare PRIMA i conti con la vostra coscienza,con il vostro criterio,con il vostro coraggio,e con il vostro piacere di diventare Padri e Nonni senza alcun problemi,le donne del Vallo di Díano dovranno poter diventare Mamme e Nonne con armonia,con piacere,e senza aver il minimo dubbio di poterci sorgere delle difficolta o delle omalie non trovantosi piu l´ospedale in zona,e per questo gente del Vallo di Diano,non permettete anche questo,ferrovie,tribunale,carcere,””ve li siete gia giocati””e non permettete che anche Polla ——————– avra la stessa sorte,fate si che siete orgogliosi del—–Cavalier Luigi Curto —— che vi dono il vostro Ospedale oggi.- chi per ora non pensa — per ora non mangia —
si racconta che i sovrani che nel passato governavano nel regno di Napoli facevano diffondere tra il popolo, da persone da loro istruite, la notizia di eventuali nuove tasse o provvedimenti di governo prima di promulgarle effettivamente.Gli incaricati raccoglievano le reazioni e gli umori del popolo,e se negativi riferivano al re: “maestà o popolo mormora!”, e la conseguenza era che il re decideva di non prendere nuove iniziative, ma se al contrario il popolo non mormorava , si promulgavano nuove tasse e nuovi provvedimenti.Oggi purtroppo a differenza dei nostri predecessori non mormoriamo mai e sembra , almeno agli occhi di chi ci governa, che accettiamo tutto ciò che ci cade sulla testa di buon grado,e quindi prepariamoci a ricevere anche questa tegola con buona pace per chi tenta di lamentarsi ancora.