Non ci stanno i sindaci dei 15 Comuni del Marmo Platano Melandro, da Savoia di Lucania, Vietri di Potenza, Balvano, Sant’Angelo Le Fratte fino a Pescopagano, dopo che la Regione Basilicata ha chiuso l’ufficio taglio boschi, che per anni è stato ospitato all’interno della ex Comunità Montana a Perolla di Savoia di Lucania, e che da alcuni giorni è stato trasferito all’interno degli uffici regionali a Potenza.
I sindaci si dicono pronti alla mobilitazione se l’ufficio non viene salvato e quindi se non ritorna a Perolla. A lanciare l’allarme alcune settimane fa era stato il sindaco di Sant’Angelo Le Fratte. “Siamo pronti – ha sottolineato Michele Laurino – a mettere in campo ogni iniziativa a difesa dell’ufficio. I cittadini dei 15 Comuni si servono di questo ufficio e chiediamo che venga ripristinato a Perolla“.
Nei giorni scorsi i sindaci hanno firmato un documento condiviso per chiedere alla Regione di rivedere la scelta e quindi di fare retromarcia. “Siamo pronti alla mobilitazione. Da qualche giorno – ha sottolineato il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo – l’ufficio è stato chiuso. Per semplificare è stato deciso che tutto passa agli uffici regionali. Noi non ci stiamo“.
Dell’ufficio si servono tanti cittadini per richiedere le autorizzazioni necessarie per il taglio delle aree boschive. La sede di Perolla era molto più centrale e raggiungibile da tutti i paesi del comprensorio, mentre Potenza è più decentrata.
Non è escluso che la Regione possa, dopo la richiesta unanime dei sindaci, ripristinare il servizio anche nei prossimi giorni.
– Claudio Buono –