La procedura legata al Piano Finanziario di Riequilibrio pluriennale presentato dal Comune di Buonabitacolo per evitare il dissesto e bocciato dalla Corte dei Conti arriva all’attenzione della Corte Costituzionale.
I Giudici delle Sezioni riunite della Corte dei Conti, nell’accogliere le memorie sollevate dall’Ente difeso dall’avvocato Mario D’Urso del Foro di Salerno hanno sollevato una questione di legittimità costituzionale.
Il legale dell’Ente ha evidenziato che la delibera di ricorso alla procedura di Riequilibrio finanziario pluriennale era stata adottata dal Commissario prefettizio pochi giorni prima delle elezioni amministrative. La nuova compagine amministrativa ha inoltre adottato la delibera con un ritardo di soli otto giorni.
E’ stato evidenziato, inoltre, che un ipotetico diniego del ricorso avrebbe determinato la paradossale situazione di applicare la sanzione del dissesto finanziario a un Comune che, grazie all’ opera di riduzione delle spese e di incremento delle entrate aveva eliminato la propria deficitarietà finanziaria.
Per questi motivi la Corte dei Conti ha ritenuto sottoporre le avverse e discusse questioni all’attenzione della Corte Costituzionale che nei prossimi mesi discuterà il caso.
“Un motivo di orgoglio per l’Amministrazione di Buonabitacolo – dichiara il Sindaco Giancarlo Guercio – che, attraverso la procedura del Piano di riequilibrio, promuove un’iniziativa di natura legislativa e giurisprudenziale a carattere nazionale. Abbiamo dal primo istante ritenute ingiuste le osservazioni della Corte dei Conti sul paventato ritardo, e ad oggi abbiamo avuto ragione. Considerando inoltre gli ottimi risultati finanziari ottenuti, sappiamo che questo argomento, tra qualche mese, potrebbe risultare vano”.
La questione pone anche il diverso trattamento che spesso è riservato ai piccoli comuni, chiamati a prodigarsi pur non avendo mezzi e risorse.
“Aspettiamo fiduciosi l’esito della Consulta – afferma invece il Vicesindaco Enza Basile che ha seguito attentamente l’iter – e confidiamo nell’accoglimento delle questioni sollevate che denotano l’evidente disparità di trattamento ed il pregiudizio che potrebbe essere arrecato ad un piccolo Ente come il nostro che non beneficerà mai di norme ad hoc o appositamente create come avvenuto per grandi città”.
L’Amministrazione infatti annuncia che questa iniziativa sarà sottoposta anche all’ANCI affinché possa ispirare altre simili intraprese.
– Claudia Monaco –
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