Domani in alcune delle principali balneari italiane gli attivisti del CoNaMaL (Coordinamento Nazionale Mare Libero) occuperanno simbolicamente una spiaggia libera o in concessione recandosi presso la battigia con lo scopo di far acquisire consapevolezza a tutti coloro che accedono all’arenile che il demanio marittimo è un bene di tutti, quindi anche il loro, che non vanno certamente in casa di altri per prendere il sole o tuffarsi in acqua ma utilizzano un bene comune, un bene di tutti che tale deve rimanere.
Il Comitato chiede il 60% di spiagge libere in ciascun Comune e ambito urbanistico (divieto di preposizionamento, garanzia pubblica della pulizia delle spiagge e assistenza bagnanti), dicono basta ai privilegi (limite di 10 anni alla durata delle concessioni, imparzialità delle assegnazioni con attenzione particolare ad eventuali indennizzi illegittimamente riconosciuti, tutela dei diritti dei bagnanti, imperativo di tutela della costa), la partecipazione delle associazioni ambientaliste e di tutela dei bagnanti ai processi partecipativi politico-amministrativi di tutti i livelli, controlli diffusi e costanti da parte delle forze dell’ordine e della Capitaneria di Porto sul rispetto della normativa e delle ordinanze.
Questi sono i punti della piattaforma nazionale che divulgheranno insieme ad un vademecum dei “diritti del bagnante” da distribuire agli avventori.
A “La presa della battigia” aderisce anche la sezione Cilento del CoNaMaL con un incontro alle ore 10 sulla spiaggia Calanca di Marina di Camerota (spiazzo sovrastante la scala di accesso alla spiaggia) cui seguirà la diffusione di materiale informativo nel sottostante piccolo tratto di spiaggia libera. Alle ore 11.30 si terrà un secondo breve incontro sul piccolo tratto di spiaggia libera di Capogrosso.
Chi è interessato a difendere e incrementare la percentuale di spiagge libere presenti sul territorio e a conoscere i diritti dei cittadini alla libera fruizione del mare è invitato a partecipare.