Caggiano ha ospitato nel pomeriggio di ieri lo spettacolo della Fanfara a cavallo della Polizia di Stato. La sfilata ha avuto inizio presso la locale Stazione dei Carabinieri ed è arrivata sino in Piazza Lago, con maestosi cavalli bianchi ed agenti di Polizia a cavallo provenienti da Roma. La Fanfara propone un’immagine altamente suggestiva ed una fusione tra musica ed equitazione e sono pochi i Paesi al mondo a poter vantare tale tradizione.
Ad accogliere le autorità presenti il sindaco Modesto Lamattina, il quale ha ringraziato i numerosi presenti, tra cui le Associazioni Polizia di Stato di Sala Consilina, Campagna e Battipaglia, la Polizia Municipale, il Sottotenente della Guardia di Finanza di Sala Consilina Sebastiano D’Amora, il Questore di Salerno Giancarlo Conticchio, il Vicequestore del Commissariato di Battipaglia Giuseppe Fedele, l’assessore della Provincia di Salerno Pasquale Sorrentino, i Carabinieri della locale Stazione ed il Maresciallo Marco Antonio Monte, l’Associazione Carabinieri Caggiano presieduta da Rocco Croce, il Comandante della Polizia Stradale di Sala Consilina Nicola Molinari e la locale Protezione Civile Gopi.
“Oggi si ricorda Palatucci – ha affermato Lamattina – riconosciuto Giusto tra le nazioni. Ha salvato dai nazisti tantissimi ebrei e la nostra Polizia ha dedicato una delle strade principali del nostro paese proprio a Palatucci. Lui ha lasciato un’importante eredità per tutti noi e ci ricorda il sacrificio di uno dei tanti uomini della Polizia di Stato. Caggiano è legato fortemente alla Polizia di Stato, la mostra permanente ne è un esempio ed Antonio Imparato ne è un altro, tra i più importanti, aggiungerei. Lui ha fatto parte della banda della Polizia di Stato per 12 anni e vorrei porgere a lui i miei saluti perché non è qui presente per motivi di salute, ma è qui nei cuori di tutti noi. Antonio Imparato, con suo figlio, ha contribuito a questa iniziativa. Lui si è distinto con onore ed ha intitolato una marcia al nostro paese: Caggiano è una delle marce più eseguite in tutta Italia e a lui, per tutti questi motivi, è stata conferita la cittadinanza onoraria. Ringrazio tutti per l’importante iniziativa di oggi e per la numerosa partecipazione”.
L’assessore Sorrentino ha ricordato la centralità della parola “dovere”: “Oggi mettiamo al centro sei lettere che costituiscono la parola dovere che deve tornare al centro del dibattito pubblico e delle nostre azioni. Rivendichiamo il nostro compito: fare il meglio per la nostra comunità senza deleghe alcune. Ai nostri ragazzi dobbiamo parlare il linguaggio del presente, quello che deve accadere lo determiniamo oggi anche come pubblica amministrazione. Non c’è bisogno di prediche ma di presenza e di altruismo”.
“La Fanfara è composta da agenti che portano in giro l’armonia – ha sottolineato il Questore Conticchio -. Ci troviamo in una splendida cornice dedicata ad un grande uomo: Palatucci. Lui è stato una persona che ha saputo sfruttare la sua capacità di amare il prossimo nel salvare migliaia di persone. È stato un Questore che ha messo a repentaglio la sua vita per salvare tanti ebrei. Ha messo in atto la cultura della non indifferenza. Oggi siamo abituati alla cultura dei social e ci dimentichiamo del prossimo. Dobbiamo abbattere questa indifferenza: Palatucci non ha girato la testa dall’altra parte. Dobbiamo essere in grado di capire le esigenze degli altri, dobbiamo far rispettare le regole. Se non diamo l’esempio di come deve essere un cittadino vuol dire che non siamo in grado di fare il nostro lavoro. Ad ognuno di noi dico di assumersi le responsabilità del proprio ruolo”.
Tra gli importanti messaggi Conticchio ha ricordato anche come tutelarsi. Grazie allo smartphone la Polizia di Stato è vicina ai cittadini ed è sempre a portata di mano: “Con Youpol, un’applicazione per il cellulare, è possibile comunicare con la Polizia di Stato per denunciare, anche anonimamente, i problemi di violenza, bullismo ed illegalità. Non abbiate paura a chiedere aiuto”.
Gli agenti hanno successivamente provveduto a deporre una corona di alloro sul cippo in viale Giovanni Palatucci e tenuto un concerto nella piazza dove figura il Monumento ai Caduti. Si sono alternati brani classici e contemporanei. Il pubblico presente ha potuto apprezzare alcuni dei brani più famosi al mondo da “Simply the best” al più recente “Bad romance” fino a concludere lo spettacolo con “Caggiano” composta da Antonio Imparato, la marcia della Polizia di Stato e l’Inno di Mameli. Dopodiché, congedata la Fanfara, nella chiesa di Santa Maria dei Greci in Sant’Antonio sono state commemorate delle vittime della Polizia di Stato con una Santa Messa. Ad officiare la cerimonia religiosa il parroco don Angelomaria Adesso.