Quest’anno la Polizia di Stato ha onorato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, con una Messa solenne svoltasi nella cripta del Duomo di Salerno.
Il rito è stato presieduto da Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita e concelebrato dal cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Greco. Alla funzione religiosa, accompagnata dai musicisti Daniele Gibboni e Gerardina Letteriello e dalla voce del soprano Tiziana Maddaluno, erano presenti, insieme al Questore della Provincia di Salerno Giancarlo Conticchio, il Prefetto Francesco Esposito, il Vicesindaco di Salerno Pasqualina Memoli, i Comandanti Provinciali e i rappresentanti delle altre Forze dell’Ordine, i rappresentanti della Magistratura e molte altre autorità civili e militari.
Presenti anche le rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”. Per dare risalto alla ricorrenza, davanti al Duomo sono stati schierati i mezzi in dotazione alla Polizia di Stato.
Il 29 settembre 1949 San Michele Arcangelo fu proclamato Patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII per la naturale assonanza con la missione assolta con professionalità ed impegno dai poliziotti, chiamati ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini e che trova la sua sintesi nel motto “sub lege libertas”. A questo impegno costante la Polizia di Stato unisce la naturale vocazione al soccorso e all’assistenza pubblica, rappresentata nel suo stemma araldico dalla doppia fiaccola incrociata.
La cerimonia religiosa ha sugellato lo stretto legame che sussiste tra i cittadini e le strutture territoriali della Polizia di Stato, rinsaldando la fiducia nell’opera prestata. Per l’occasione, il Questore Giancarlo Conticchio ha voluto esprimere sentimenti di particolare riconoscenza agli uomini e alle donne della Polizia di Stato per l’impegno quotidianamente profuso al servizio delle istituzioni. Un particolare pensiero è stato rivolto ai caduti in servizio che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere.