Lettera aperta alla redazione dell’avvocato Elisabetta Giordano
Tribunale di Sala Consilina, una questione sempre più attuale che irrompe con il caso del processo “Febbre dell’oro nero” con 57 imputati che riporta alla ribalta la necessità del ripristino del Tribunale di Sala Consilina. La vera notizia però è che il processo a causa degli spazi ridotti del Tribunale di Lagonegro sarà trasferito nell’aula bunker del Tribunale di Salerno.
Sembra proprio che il Tribunale di Sala Consilina non può e non vuole morire!
Credo sia necessario ripartire da questa realtà perché la politica, gli amministratori, il ministro della Giustizia e il Presidente della Repubblica e i cittadini valdianesi prendano atto della ingiusta soppressione del Tribunale di Sala Consilina che in violazione dei criteri previsti è stato non solo soppresso ma accorpato ad un tribunale più piccolo fuori regione e fuori provincia a Lagonegro, provincia di Potenza, in Basilicata.
La relazione tecnica dell’ing. Carmine Petti inviata al Ministero ha dettagliatamente evidenziato le caratteristiche tecniche dell’edificio del Tribunale di Sala Consilina e quello di Lagonegro.
Il Tribunale di Lagonegro è troppo piccolo per contenere il Tribunale di Sala Consilina e il suo circondario, voglio ricordare anche il triste destino dell’archivio storico che giace sotto un parcheggio praticamente alle intemperie.
La soppressione del Tribunale di Sala Consilina è stata una violenza istituzionale e qualcuno dovrà spiegarlo, spiegare come si è arrivati all’accorpamento quando era evidente che era molto più piccolo e soprattutto come hanno fatto a non vedere l’edificio messo a disposizione per accorpare Sala Consilina.
La lotta per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina continua fino al suo ripristino e continuerò a ripetere: il fascismo chiuse i tribunali, la Cancellieri chiude i tribunali.
In epoca fascista la riforma Oviglio soppresse a Sala Consilina la sottoprefettura, l’ufficio pubblico di pubblica sicurezza, il circolo straordinario delle assisi, il presidio militare con sede di un battaglione di fanteria, la compagnia dei RR. CC., l’ufficio di Finanza, le scuole complementari, tecniche, magistrali, normali, l’ispezione scolastica e l’ispezione forestale
27 aprile 1931 il Podestà Fortunato Vesci delibera “Voto per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina”
5 maggio 1931 la federazione fascista del commercio delibera per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina
26 febbraio 1932 il segretario politico A. Gargano e il Commissario prefettizio L. Licata in ossequio al R. decreto-legge 5.11.1932 n. 1444 redigono memoriale per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina
24 luglio 1943 Alfredo De Marsico convocato al Gran Consiglio del Fascismo durante il quale De Marsico, che era Ministro di Grazia e Giustizia, fu l’estensore dell’Ordine del Giorno Grandi, insieme ad altri 18, che accelerò la caduta di Mussolini e del regime fascista e fu condannato a morte
13 settembre 2013 il Governo Monti con il decreto legislativo n. 155/12 sopprime il Tribunale di Sala Consilina in provincia di Salerno per accorparlo al Tribunale di Lagonegro fuori provincia e fuori regione
12 novembre 2014 il Ministero della Giustizia pro tempore su richiesta della Amministrazione comunale autorizza il Sindaco pro tempore all’utilizzo provvisorio dell’immobile del Tribunale di Sala Consilina dove viene trasferito il distretto sanitario
27 ottobre 2015 il Governo Renzi chiude la Casa Circondariale di Sala Consilina che perde anche il suo storico Carcere in via Gioberti.