“La linea giusta è prevenire”. Con questo slogan continuano le campagne di prevenzione del Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica del dottor Virginio Albanese.
Nelle sedi di Padula, Atena Lucana ed Olevano sul Tusciano per tutto il mese di luglio sarà possibile effettuare uno screening dell’osteoporosi con un controllo della vitamina D, del calcio e del fosforo.
“L’osteoporosi – spiega la dottoressa Veronica Notarfrancesco – è una condizione caratterizzata da un’elevata fragilità delle ossa che compongono lo scheletro, in cui l’architettura del tessuto osseo risulta alterata ed indebolita e pertanto aumenta il rischio di incorrere in fratture. Si stima che in Italia ne siano colpiti quasi 5 milioni di persone, in gran parte donne e anziani e con l’aumento dell’aspettativa di vita anche gli uomini ne sono colpiti. Spesso, tuttavia, non viene diagnosticata né trattata in quanto non presenta alcun sintomo, a differenza di quello che comunemente si crede, infatti, è una condizione che non provoca dolore finché non si complica con una frattura“.
L’osteoporosi può dipendere da molti fattori come l’età avanzata, la menopausa, l’inattività fisica, la carenza di vitamina D. L’osso è un tessuto vivo e complesso che si modifica continuamente e continuamente si ripara. Questa continua attività di trasformazione e rimodellamento ha lo scopo di rendere le ossa più idonee alle esigenze funzionali delle varie età.
“Il calcio – continua la dottoressa Notarfrancesco – è il micronutriente più importante che interviene insieme al fosforo in questo rimodellamento continuo, pertanto ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi. Oltre al calcio altri due alleati preziosi sono il sole e la vitamina D. La vitamina D aiuta il corpo ad assorbire il calcio proveniente dai cibi ingeriti ed agisce nei processi di rimodellamento osseo. Per soddisfare il nostro fabbisogno di vitamina D è fondamentale l’esposizione alla luce solare, perché è grazie al sole che il nostro corpo è in grado di produrla. Risulta quindi fondamentale sottoporre a esami di screening tutta la popolazione a rischio, così da individuare precocemente l’osteoporosi e iniziare il trattamento prima che insorgano complicanze e fratture”.
– Chiara Di Miele –