La LAV (Lega Anti Vivisezione), che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali, ha proposto il proprio Piano Regionale Diritti Animali 2015-2020 dando la possibilità ai candidati alla Presidenza e al Consiglio Regionale di impegnarsi per alcuni obiettivi condivisi da una parte dell’opinione pubblica sempre più numerosa, offrendo la possibilità di farsi portavoce dei diritti degli animali e di tutti coloro che li rispettano.
Alcuni punti del Piano Regionale riguardano l’istituzione di un “Garante regionale per i diritti degli animali”, l’applicazione della Legge Regionale 24 novembre 2001, n. 16 sulla “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”, la promozione e il finanziamento dell’utilizzo e dello sviluppo di metodi sostitutivi negli istituti di ricerca sul territorio regionale. Inoltre è richiesta la modifica della Legge Regionale 9 agosto 2012, n. 26 recante “Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell’attività venatoria in Campania”e successive modifiche, la riduzione dei periodi e delle zone di caccia, il divieto di partecipazione dei minorenni alla battute di caccia, la modifica della Legge Regionale n. 17 del 23 novembre 2013 recante “Norme per l’esercizio della pesca, la tutela, la protezione e l’incremento della fauna ittica in tutte le acque interne della Regione Campania”.
La LAV propone inoltre un impegno per la sospensione di ogni contributo a strutture zoologiche sia fisse che itineranti, nonché per limitare il più possibile il coinvolgimento scolastico in tali tipi di manifestazioni. Si propone anche di garantire la possibilità della scelta vegetariana e vegana nelle mense pubbliche e scolastiche e di favorire la presenza nelle scuole delle associazioni riconosciute di tutela degli animali.
– redazione –