Una doppia operazione è stata messa in campo questa mattina dagli uomini della Guardia Costiera di Palinuro agli ordini del Tenente di Vascello Francesca Federica del Re.
È stata sequestrata sulla banchina del porto di Sapri, presso la zona destinata ai pescatori del posto, una spadara lunga sette chilometri.
Si tratta di una rete utilizzata per la pesca del pesce spada il cui uso, dichiarato illegale in gran parte dei Paesi, causa la morte di altre specie marine in pericolo come le tartarughe e i cetacei.
Alla foce del fiume Mingardo invece, nei pressi dell’Arco Naturale, gli uomini della Capitaneria di Porto di Palinuro in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Pisciotta, del Corpo Forestale di San Giovanni a Piro e Pisciotta hanno smantellato un vero e proprio porto creato senza alcuna autorizzazione.
Prima di procedere al sequestro delle imbarcazioni e dei pontili installati nella zona interessata, gli uomini della Guardia Costiera avevano già comunicato lo scorso martedì la necessità di liberare l’intera area. Un’azione quest’ultima compiuta tempestivamente dai proprietari delle imbarcazioni che hanno subito liberato l’area seguendo le indicazioni della Guardia Costiera.
“Il nostro intento è solo quello di tutelare l’ambiente e il territorio – ha dichiarato il Tenente Del Re – Non vogliamo punire nessuno ma solamente far rispettare le regole. L’azione messa in campo in questi giorni a Palinuro è il risultato di una sinergia di intenti con la Procura di Vallo della Lucania e con i Comuni di Camerota e Centola”.
– Maria Emilia Cobucci –