Al via un progetto di ricerca sotteso al viaggio nel Mediterraneo, al quale ha preso parte e parteciperà ancora la Fondazione MIdA.
Si chiama, infatti, “Mediterraneo: il mare che unisce” ed è approdato ieri mattina per una tappa intermedia al porto di Sapri e nel pomeriggio a Maratea, nella località di Fiumicello. Un gruppo di 6 kayakers ha organizzato questi due incontri con gli amministratori locali di Sapri e Maratea per divulgare il progetto. Da Agropoli a Tunisi con l’intento di unire il popoli del Mediterraneo e trasferire best practices su agricoltura e zootecnica, questo l’obiettivo dei ricercatori.
L’idea nasce da un percorso sui kayak dei ricercatori, tra cui il veterinario Raffaele Bove, per osservare lo stato della fauna marina, realizzando un documentario. Inoltre verrà elaborata anche un’attenta analisi sulle tradizioni legate alla pesca e alla dieta mediterranea, che uniscono i popoli italiano-tunisino.
Il viaggio, sostenuto dalla Fondazione MIdA, proseguirà per Amantea, Tropea, Panarea, Lipari, Porto Rosa, Gregorio Bagnoli, Agata di Militello, Cefalù, Palermo, Terrasini, Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo, Pantelleria, Kelibia e, infine, Tunisi.
– redazione –