Una favola moderna che sa di solidarietà e accoglienza quella raccontata ieri mattina nella sala conferenze del Comune di San Pietro al Tanagro dalla Cooperativa ISKRA. E’ la storia di Furtuna, sedicenne eritrea arrivata nella comunità alloggio di San Pietro al Tanagro nell’ottobre del 2015, dopo una lunga traversata in mare dall’Africa alla Sicilia. La giovane eritrea è rientrata nel progetto di accoglienza “Piccoli Mondi in Viaggio“, finanziato dal Ministero dell’Interno, e in più occasioni ha tentato la fuga cercando di raggiungere la sua famiglia in Gran Bretagna. Fuga che, grazie all’attività della Cooperativa ISKRA e delle Forze dell’Ordine, si è trasformata in un iter legale e complesso che lo scorso 5 maggio ha fatto sì che Furtuna potesse salire sull’aereo che l’ha condotta dallo zio in Inghilterra, facendo registrare così il primo caso in Italia di ricongiungimento familiare di una minore eritrea con parenti in Europa.
E’ stato il presidente della Cooperativa ISKRA Umberto Sessa a raccontare la favola di Furtuna alla stampa presente in sala insieme al sindaco di San Pietro al Tanagro Domenico Quaranta, al Capitano della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina Emanuele Corda, al Comandante della Stazione Carabinieri di Polla Danilo Marzullo, alla coordinatrice della comunità alloggio Giusy Salerno e ai tanti operatori che hanno contribuito a realizzare il sogno di Furtuna.
“Siamo riusciti a compiere un piccolo miracolo meridionale targato Vallo di Diano. – sostiene Umberto Sessa – Il percorso che Furtuna era destinata a seguire l’avrebbe condotta nelle mani di delinquenti. Lo scenario, nonostante il nostro contributo, resta problematico. C’è bisogno di promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’attenzione“.
La conferenza stampa è terminata con una video testimonianza profonda e a tratti emozionante che il Ministero dell’Interno diffonderà con il proprio logo. Quella che Furtuna ha voluto lasciare alle ragazze che approderanno in Italia dopo di lei, per consigliare anche a loro un percorso di ricongiungimento legale che le metta al riparo dai pericoli a cui vanno incontro, fatti di tratte, prostituzione e schiavitù. Parla di come è stata accolta a San Pietro al Tanagro Furtuna e della sua avventura italiana. “Nella comunità alloggio sono buoni, di cuore” dice la sedicenne africana nel video. Quel cuore che permette di tendere la mano e aprire le braccia a tante anime in difficoltà, salvate dalle onde del Mediterraneo e riportate ad una nuova vita tutta europea che rinasce grazie all’accoglienza della comunità di San Pietro al Tanagro e alla rilevante azione di integrazione messa in atto dalla Cooperativa ISKRA.
– Chiara Di Miele –