Dal 9 al 12 ottobre a Lisbona, in Portogallo, si è tenuto il XXXVIII Congresso della Società Europea di Cardiochirurgia a cui ha partecipato anche la dottoressa Francesca D’Auria di Teggiano.
D’Auria, membro fondatore della European Women Committee in Cardiothoracic Surgery, è stata invitata come speaker dalla Società Europea di Cardiochirurgia a concludere i lavori della sessione “Bias and Leadership in Cardiothoracic Surgery”.
La sessione era focalizzata sulla disparità di genere che si riscontra nel settore chirurgico in cui le donne, ancora nel 2024, sperimentano notevoli disparità salariali, bullismo, sessismo, prevaricazione e violenza di genere, mancanza di eque e pari opportunità lavorative, attacchi personali soprattutto là dove esse risultino più competenti e competitive dei colleghi di genere maschile.
Come sottolineato, le chirurghe sono poi sistematicamente ostacolate nel raggiungimento di ruoli apicali e anche nell’equa rappresentazione nei consessi scientifici in ruoli di leadership, per non parlare poi della inadeguatezza delle politiche di sostegno rispetto alle cure parentali. La dottoressa ha rimarcato che si tratta di un problema trasversale e pervasivo di tutti i settori della società contemporanea ma, se non si comincia a smantellare il patriarcato a partire dai settori altamente specializzati e culturalmente progrediti, diventa complesso sostenere e alimentare il cambiamento culturale che, fortunatamente, con sommi sforzi delle pioniere in collaborazione con uno sparuto numero di colleghi illuminati si è riusciti ad innescare ma la cui velocità è ancora insufficiente per far sì che “Equal is Equal”.
Successivamente ha tenuto una relazione scientifica su uno studio da lei condotto relativo a 200 pazienti diabetici sottoposti a bypass coronarico multiplo che sono stati seguiti per sei anni dopo l’intervento chirurgico. Con il suo studio la dottoressa D’Auria ha dimostrato che l’uso della doppia antiaggregazione piastrinica come terapia permanente rispetto alla singola antiaggregazione routinariamente in uso porta a migliori risultati clinici a medio e lungo termine senza significativi effetti collaterali.
E’ stata anche invitata dal Comitato Scientifico della Società Europea di Cardiochirurgia come key opinion leader e top speaker alla tavola rotonda europea relativa ai protocolli ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) in cui la Società Europea di Cardiochirurgia sta investendo notevoli sforzi per ricercare tecniche chirurgiche abbinate a metodi di svezzamento precoce dalla ventilazione meccanica e rapida mobilizzazione del paziente dopo qualsiasi intervento di cardiochirurgia, accompagnando queste procedure a nuove tecniche di gestione del dolore. Ultimo studio internazionale in corso è il VRecovery trial in cui si utilizzano i visori di realtà virtuale aumentata per stimolare il paziente in prima e seconda giornata post operatoria.
La dottoressa Francesca D’Auria ancora una volta ha portato il Vallo di Diano e tutta la Campania in Europa, dove i suoi interventi di alto profilo scientifico hanno ricevuto attestazioni di interesse notevole e di ammirata stima dalle maggiori cariche europee e americane della cardiochirurgia fra cui il plauso dell’attuale presidente della Società Europea di Cardiochirurgia, Prof. Volkman Falk, Direttore del Dipartimento di Chirurgia cardio-toraco-vascolare del German Heart Center di Berlino e della Prof. Valerie W. Rush, presidente dell’American College of Surgeon e Direttrice del Dipartimento di Chirurgia toracica del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York.