La cedolare secca 2019 costituisce un regime opzionale di imposizione sostitutiva sul reddito derivante dalla locazione di immobili abitativi. Tale regime sostituisce l’Irpef, le addizionali regionale e comunale all’Irpef, nonché le imposte di registro e di bollo relative al contratto di locazione. L’opzione per la cedolare non incide sull’obbligo di registrazione del contratto di locazione, che deve essere ottemperato negli ordinari termini, ossia entro 30 giorni dalla stipula del contratto, utilizzando il modello RLI (approvato con il provvedimento del 19 marzo 2019), sempre che si tratti di contratti di locazione aventi una durata superiore a 30 giorni complessivi nel corso dell’anno.
Optando per la cedolare si rinuncia alla facoltà di chiedere, per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente. E’ possibile optare per la cedolare secca sia alla registrazione del contratto, sia negli anni successivi, in caso di affitti pluriennali. Quando l’opzione non viene esercitata all’inizio la registrazione segue le regole ordinarie, in questo caso le imposte di registro e di bollo sono dovute e non sono più rimborsabili.
L’opzione può essere esercitata per le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (tranne l’A10 – uffici o studi privati) locate a uso abitativo e per le relative pertinenze, locate congiuntamente all’abitazione, oppure con contratto separato e successivo rispetto a quello relativo all’immobile abitativo, a condizione che il rapporto di locazione intercorra tra le medesime parti contrattuali, nel contratto di locazione della pertinenza si faccia riferimento a quello di locazione dell’immobile abitativo e sia evidenziata la sussistenza del vincolo pertinenziale con l’unità abitativa già locata.
L’art. 1, co. 59, della Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha previsto l’estensione dell’applicazione della cedolare secca ai contratti, stipulati nel 2019, riguardanti immobili commerciali classificati in categoria C/1 (negozi e botteghe) con superficie fino a 600 metri quadrati.
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