La cardiologa originaria di Teggiano, Francesca D’Auria protagonista al 32° Congresso dell’EACTS, European Association for Cardiothoracic Surgery svoltosi a Milano.
Tra i più giovani cardiochirurghi al mondo invitati a partecipare al Centro Congressi di Milano per l’annuale appuntamento della Società Europea di Cardiochirurgia, la dottoressa D’Auria ha presentato, in qualità di autore, il più vasto studio finora condotto al mondo che confronta i differenti tipi di accesso chirurgico per l’impianto di protesi valvolare aortica transcatetere (TAVI = trans catheter aortic valve implantation).
Nell’occasione, la giovane professionista ha fornito una evidenza scientifica di scelta alternativa da seguire, qualora l’impianto classico TAVI attraverso l’arteria femorale non sia perseguibile per controindicazione anatomica alla procedura.
La Dottoressa D’Auria ha analizzato 8.320 casi di impianto TAVI effettuati dal 2007 al 2017 nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord per via femorale, succlavia, apicale, aortica, carotidea e cavale. In virtù di questo studio, è stato dimostrato che nel sottogruppo di 2.863 pazienti sottoposti a TAVI chirurgica, l’accesso non femorale più sicuro e con il minor tasso di complicanze intra-procedurali, post operatorie e con la migliore sopravvivenza a medio e lungo termine è l’impianto chirurgico TAVI attraverso l’arteria succlavia.
Lo studio scientifico di Francesca D’Auria, pertanto, pone una pietra miliare nel processo decisionale di impianto chirurgico delle protesi valvolari aortiche di ultima generazione.
Per il prezioso lavoro condotto, la giovane professionista di Teggiano ha ricevuto le congratulazioni del Professor Josè Luis Pomar, ex presidente dell’EACTS e Professor of Cardiovascular Surgery presso la University of Barcelona e una missiva di elogio dal Professor David Hildick-Smith, Professor of Cardiology at the Brighton and Sussex University e Faculty dello UK TAVI trial.
– redazione –