“La Campania non è De Luca”.
Oltre trenta intellettuali scrivono al segretario nazionale del PD Enrico Letta, per chiedergli se sia o meno d’accordo per il terzo mandato in Campania del presidente della Regione. Economisti, giornalisti, scrittori e personaggi del mondo dello spettacolo si ritrovano su come il presidente della Regione non sia “esempio di buone prassi”.
Per tale ragione, gli aderenti al manifesto, di cui si sta parlando da alcuni giorni, si incontreranno per confrontarsi su quella che definiscono una gestione “sbagliata e clientelare” della cosa pubblica in Campania. Tra gli illustri firmatari risulta l’economista Giulio Sapelli, che sostiene come il documento da lui sottoscritto “sia un’analisi abbastanza esatta dello stato del Pd. Stiamo parlando di un partito neo-catechista plurimo che in un certo senso riprende la vecchia formula della Dc, ma snaturandola. Quella forza aveva un consenso territoriale. Qui invece ci sono degli imprenditori locali che appoggiano un imprenditore politico e ne fanno la fortuna, come avvenuto da molto tempo in Campania con De Luca”.
La giornalista Luciana Libero, invece, si sofferma sulle motivazioni che hanno portato il gruppo di pensatori a far sentire la propria voce: “La Campania è agli ultimi posti sia per qualità della vita che per servizi. La propaganda non corrisponde ai fatti. C’è disoccupazione da paura. Migliaia e migliaia di giovani lasciano questa terra. Esiste un gap tra Campania e Italia. Sono dati di Svimez, non opinioni”.
Lo sceneggiatore Maurizio Braucci dichiara di aver sposato la causa degli intellettuali per una ragione di democrazia: “A parte l’evidenza dei toni protratti, non dimenticando che le performance di De Luca sono iniziate con l’emergenza Covid, non vedo un miglioramento nella gestione regionale dei servizi. Mi riferisco a sanità, trasporti e scuole”.
“Mi colpisce il fatto che, con le tragedie che abbiamo davanti agli occhi nel mondo, con le guerre e le morti, ci sia qualcuno che trovi il tempo e lo stato d’animo per pensare a cose francamente inutili “. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta la lettera degli intellettuali.