La battaglia contro il tumore e gli haters: è la storia di Asia, 14enne di Sala Consilina che sta affrontando il suo percorso di cure all’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli.
“Sono più i giorni che passiamo in ospedale che a casa – ci spiega la mamma Rossana, contattata telefonicamente da Ondanews – Asia aveva un tumore al rene. Non ha mai avuto avvisaglie ed è stata sempre bene. L’abbiamo scoperto con una semplice pipì che ad un tratto presentava del sangue. Le è stato asportato il rene, ha fatto la chemioterapia e, ad un mese dallo stop, con una risonanza abbiamo scoperto che ha avuto una recidiva nella loggia renale sul tripode celiaco. Abbiamo riiniziato il percorso con la chemio più forte ed ha finito anche la radioterapia. Adesso mancano altri due cicli e speriamo che questa volta sia finita”.
Come spiegato la situazione non è facile, Asia ha avuto dei crolli e spesso si è sentita diversa perché vedeva le amiche godersi la vita, uscire e andare a scuola mentre a lei questo non era concesso sia nei giorni trascorsi in ospedale sia perché quando è a casa durante la terapia non può avere contatti.
“Per quanto riguarda la scuola ho fatto richiesta della didattica a distanza – continua Rossana – I professori sono venuti sempre a casa di loro spontanea volontà rinunciando al compenso economico e ci sono stati molto vicini. Si sono messi a disposizione e l’8 maggio per il suo compleanno le hanno organizzato una festa a sorpresa venendo a casa con la torta. Sono fantastici”.
I social sono diventati parte integrante delle interazioni tra gli individui ed Asia come tutti gli adolescenti, anche per passare un po’ il tempo, ha cominciato a postare ricevendo anche dei messaggi poco carini. Da qui è cominciata la battaglia anche contro gli haters e la madre ha deciso di rendere pubblici alcuni dei commenti ricevuti per sensibilizzare le persone. “Asia è una ragazza solare, socievole ed ama la musica. E’ molto sensibile e molto forte. Ha saputo rispondere a tono e con ironia. Non credo che il mondo sia tutto marcio e penso ci siano delle spiegazioni dietro a questa cattiveria. Non voglio credere che esista veramente un male gratuito. Dobbiamo insegnare ai nostri figli ad essere delle persone migliori e con un po’ di impegno possiamo esserlo tutti. Non si lascia abbattere”.
“Leggendo quei messaggi ho provato disgusto però non ci sono rimasta male perché le critiche altrui mi scivolano addosso. Un consiglio che mi sento di dare alle altre ragazzine come me che ricevono questi messaggi offensivi è di fregarsene perché non sanno quello che stiamo passando. Queste persone non mettono la propria faccia ma criticano soltanto. Vicino ho la mia famiglia e i miei cinque amici veri” commenta Asia.
In ospedale la giovane ha avuto modo di incontrare Luca Argentero e Rocco Hunt che è stato molto sensibile e ha suonato e cantato con tutti i giovani pazienti.
Durante la telefonata Asia ha più volte parlato alla sua autoironia e non è mancato un pensiero al futuro sottolineando: “Vorrei studiare e diventare chirurgo”.
“Asia è forte quando affronta la malattia e le cure che ne conseguono e che sono così pesanti da essere insopportabili. Ma Asia è ancora più forte quando, nel tentativo di metabolizzare quello che le sta capitando, come tantissimi suoi coetanei, affida il suo sfogo ai social. Comincia a raccontare della sua malattia sperando ed aspettandosi solidarietà e parole di conforto. E invece, incredibilmente, riceve offese ed insulti talmente gravi da lasciare tutti noi senza parole, ma non Asia, lei le parole le ha e le usa con il garbo e tutta la forza dei suoi 14 anni – è il commento che giunge sulla vicenda direttamente dalla Fondazione Santobono Pausilipon -. Asia reagisce, non si lascia sopraffare e risponde a tono ma la cattiveria degli insulti la ferisce, inevitabilmente. Ferisce lei, la sua famiglia ed anche un po’ noi che ancora fatichiamo a credere a tanta cattiveria. Le parole sono potentissime: hanno il potere di strapparci un sorriso così come una lacrima. Quanto sarebbe bello se ognuno di noi si preoccupasse di usare le parole solo per strappare sorrisi e donare gioia? Che mondo stiamo costruendo se lasciamo che accadano cose così aberranti? Ma proprio perché crediamo nel potere delle parole abbiamo scelto di usarle per provare a sensibilizzare proprio quelle persone che, protette dall’anonimato, hanno scelto di insultare Asia. È a voi che ci rivolgiamo, ed è a voi che chiediamo di fare uno sforzo di umanità. Asia non ha scelto di essere malata, ma voi una scelta la avete: scegliete di restare umani ed aiutateci a costruire un mondo migliore di questo“.