Il Club Alpino Italiano – Gruppo Regionale della Campania esprime disappunto dopo l’invito del vicesindaco di Sanza Toni Lettieri rivolto a Jovanotti.
Lettieri aveva invitato il cantante ad esibirsi in concerto sul Monte Cervati dopo la presa di posizione netta del noto alpinista Reinhold Messner sulla probabilità di realizzare, questa estate, un concerto a 2.275 metri d’altezza a Plan de Corones in Val Pusteria (Alto Adige) nel corso del tour Jova Beach Party.
“L’area del Monte Cervati fa parte di un Parco Nazionale, quello del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni ed è soggetta a precisi vincoli di tutela ambientale definiti dalla legislazione Nazionale e Comunitaria – spiega in una nota il Club Alpino – L’organizzazione di un concerto pop richiede l’utilizzo di camion e di strutture mobili, di gruppi elettrogeni e comporta dunque la realizzazione in alta quota di un vero e proprio cantiere di lavoro ancor prima del concerto stesso. Inoltre la presenza simultanea di migliaia di persone con i loro rifiuti e le loro necessità fisiologiche sarebbe disastrosa per un contesto naturale che pretenderebbe ben altre manifestazioni di tutela e di rispetto”.
“Inoltre – continua ancora il gruppo – non vorremmo che il concetto di natura e della sua difesa divenisse altro che uno sterile sfondo per concerti, manifestazioni sportive e nulla più. Il Monte Cervati è un attrattore naturalistico. Negli ultimi anni, dati alla mano, il numero abituale di frequentatori è cresciuto gradualmente. Si tratta di escursionisti, alpinisti, ciclisti, equituristi o semplici amanti della natura che sulla vetta interna più alta della Campania cercano il loro museo da visitare durante tutto l’arco dell’anno. Non occorrono monumenti o altre opere d’arte per ammirare il fascino senza tempo della natura che circonda tutti coloro che decidano di trascorrere qualche giorno su questa montagna affascinante. Meglio la strada asfaltata per salire comodamente in vetta o ammirare l’aquila reale librarsi in volo? Si preferiscono gli assordanti megawatt di un concerto o i meravigliosi silenzi del Santuario della Madonna della Neve? Si vogliono assecondare le esigenze di turisti domenicali o si vuole tutelare la presenza del lupo? Si preferisce facilitare il consumo smodato della plastica usa e getta o preservare la biodiversità della flora? Si tratta di scelte univoche. Non si possono ottenere entrambe le cose perché la natura non accetta compromessi“.
“Non si tratta di becero ambientalismo ostruzionista – conclude – ma semplicemente capire quale direzione seguire senza danneggiare l’ambiente che ha garantito per secoli una piacevole e serena convivenza tra uomo e natura”.
– Claudia Monaco –
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