Ivan Capo, 26enne originario di Albanella, è tra i migliori chef della Svizzera.
Sin da piccolo Capo ha coltivato la passione per la cucina, aiutando la nonna Sofia e la mamma Maria Rosaria a preparare pasta in casa e dolci; ha frequentato, poi, la scuola alberghiera di Gromola, a Capaccio Paestum, avviando le prime esperienze lavorative presso un noto ristorante di Capodifiume con lo chef Giuseppe Stanzione (1 stella Michelin) per tre anni. Successivamente ha affinato le sue capacità culinarie in un lussuoso hotel di Capaccio Paestum, affiancando lo chef Matteo Sangiovanni, allenatore della Nazionale Italiana Cuochi e presidente del team Costa del Cilento di cui Capo ha fatto parte per tre anni.
Capo nel 2014 ha partecipato alle Olimpiadi della Cucina in Lussemburgo, conquistando la medaglia d’argento; nel 2016 ha gareggiato ai Mondiali di Cucina in Germania conquistando due medaglie d’oro.
Nello stesso anno, lo chef albanellese si è trasferito in Svizzera con la moglie Federica, in cerca di nuove esperienze di vita e di lavoro. Ha subito appreso la lingua tedesca, successivamente è stato assunto presso uno dei più lussuosi e famosi alberghi elvetici: l’Hotel Dolder Grand di Zurigo. Lì ha iniziato a lavorare al fianco dello chef Heiko Nieder (2 stelle Michelin).
Infine, quest’anno, il giovane chef ha raggiunto il terzo posto ad una delle competizioni più importanti e famose della Svizzera: la World Culinary Cup, a cui hanno partecipato sei selezionatissimi concorrenti.
A tal proposito, per gli obiettivi raggiunti e per quelli prefissati, l’Amministrazione comunale di Albanella, guidata dal sindaco Renato Iosca, ha deciso di dare ad Ivan Capo il riconoscimento al valore in quanto risulta essere uno dei migliori cuochi del Paese elvetico.
“Poiché tra le finalità istituzionali del Comune vi è quella di promuovere lo sviluppo e il progresso civile, sociale, culturale, turistico ed economico della comunità e del territorio, ispirandosi ai valori e agli obiettivi della Costituzione, ricercando anche la collaborazione e la cooperazione con altri soggetti pubblici e privati – si legge tra le motivazioni del riconoscimento – l’Amministrazione comunale intende valorizzare i propri concittadini che si sono distinti per particolari motivi culturali, socio-ricreativi e per mantenere vive le tradizioni locali”.