“Italia spezzata in due sul fronte di redditi e consumi delle famiglie”.
Lo afferma il Codacons, commentando i dati dell’Istat sui conti economici territoriali.
“I numeri dell’istituto di statistica confermano ancora una volta le enormi differenze esistenti tra Nord e Sud Italia sul fronte di ricchezza e spesa dei cittadini, una forbice elevatissima che, purtroppo, si allarga di anno in anno, lasciando indietro le regioni del Mezzogiorno – denuncia il Codacons – Analizzando i dati dell’Istat, si scopre ad esempio che in Campania i consumi finali pro capite dei cittadini risultano praticamente dimezzati rispetto a quelli di chi risiede in Valle d’Aosta: 15.200 euro a residente contro i 30.500 euro della Val d’Aosta. Male anche Puglia (16mila euro) e Sicilia (17mila euro)”.
L’associazione evidenzia un andamento analogo anche sul fronte dei redditi disponibili dei cittadini, dove in fanalino di coda è la Calabria con una media di 16.200 euro ad abitante, oltre il 48% in meno rispetto a chi risiede nella Provincia autonoma di Bolzano e che vanta un reddito pari a 31,4mila euro.
“I numeri confermano purtroppo come sul piano economico esistano due Italie che viaggiano a velocità del tutto diverse – afferma il presidente Carlo Rienzi – A farne le spese i cittadini del Mezzogiorno che pagano il conto di ritardi e politiche del tutto inadeguate che non hanno saputo colmare l’enorme divario esistente tra nord e sud della Penisola”.