In occasione della Settimana Mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici dal 18 al 24 novembre l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha reso noto che ogni anno nei Paesi Europei avvengono 30mila decessi per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici e oltre 10mila si registrano in Italia.
“Gli antibiotici sono dei farmaci molto utili ed efficaci ma vanno assunti solo dietro prescrizione medica poiché alcune malattie infettive pur essendo provocate da microrganismi differenti presentano sintomi simili – dichiara Giuseppina Autore, docente di Chemioterapia presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Salerno – È importante assumere le dosi consigliate senza interrompere la cura prima del tempo indicato dal medico. Infatti un comportamento non corretto riduce l’efficacia della terapia e aumenta il rischio che i batteri sviluppino farmacoresistenza all’azione di quell’antibiotico rendendolo farmacologicamente inutile. Usare bene gli antibiotici è una responsabilità del singolo nei confronti della propria salute e dell’intera collettività. Infatti la resistenza agli antibiotici è un meccanismo naturale di difesa dei batteri conseguente a un uso inappropriato che mette a rischio la salute di ognuno di noi”.
Dunque la resistenza agli antibiotici si è rivelata una grave minaccia per la salute pubblica globale poiché la resistenza è in aumento e la ricerca impiega scarse risorse per nuove scoperte.
“Il trattamento delle infezioni dovute a batteri resistenti è un problema cruciale per la sanità pubblica – spiega ancora – gli antibiotici comunemente usati non sono più efficaci e i medici devono scegliere altri antibiotici. Ciò può ritardare l’inizio del trattamento per i pazienti e causare complicanze che possono indurre al decesso. La situazione sta peggiorando per l’emergere di nuovi ceppi batterici resistenti a più antibiotici contemporaneamente noti come batteri multi-resistenti soprattutto negli ospedali. Senza antibiotici efficaci potremmo tornare all’era pre-antibiotica quando i trapianti di organi, la chemioterapia per il cancro, la terapia intensiva e tutte le altre procedure mediche, incluse alcune cure odontoiatriche, non sarebbero più possibili senza l’insorgenza di infezioni anche gravi”.
Quindi è importante assumere comportamenti responsabili per mantenere efficace l’azione degli antibiotici in futuro.
“Sono state identificate diverse strategie per affrontare la resistenza agli antibiotici ma l‘uso prudente ed appropriato di questi farmaci è il punto chiave per prevenire l’insorgere e la diffusione della resistenza – conclude la docente universitaria – E’ importante anche promuovere lo sviluppo di antibiotici con nuovi meccanismi d’azione”.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha elaborato un breve quiz lanciato sui canali social per verificare le conoscenze sugli antibiotici.
– Rosanna Raimondo –