“Il settore è stremato e la situazione grave e confusa, servono subito misure aggiuntive in grado di dare certezza agli imprenditori e adeguato ristoro alle perdite imposte alle loro aziende. Fipe Confcommercio continuerà a lavorare incessantemente per ottenerle, garantendo nel frattempo ai propri imprenditori il massimo dell’ascolto e del supporto”.
È quanto dichiara la Federazione Italiana Pubblici Esercizi in risposta all’iniziativa #ioapro che ha promosso, attraverso i social, l’apertura dei ristoranti per la giornata di domani, venerdì 15, oltre gli orari consentiti dai provvedimenti governativi di gestione dell’emergenza epidemiologica.
Così, in merito alla faccenda che coinvolge il settore della ristorazione a carattere nazionale, continua Mario Ventura, coordinatore Fipe Confcommercio Salerno: “La disobbedienza civile, adesso più che mai, è inadeguata – dichiara – Condividiamo la frustrazione e il senso di spaesamento di tanti esercenti che possono indurre a gesti radicali, ma come rappresentanza del settore più grande e diffuso dell’intero Paese, esercitiamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità cercando di difendere e di rappresentarne gli interessi reali, valorizzandoli per la loro capacità di contribuire al bene e al futuro del territorio”.
E, considerando le eventuali conseguenze, continua: “Se in seguito ad aperture forzose si dovesse casualmente registrare un nuovo picco nei contagi, l’intera categoria sarebbe ulteriormente danneggiata anche da questo punto di vista. Gli italiani, come i salernitani, hanno sempre manifestato grande attaccamento e vicinanza ai loro pubblici esercizi, ma sarebbe difficile solidarizzare con atti così distanti dal comportamento condiviso che penalizzano tutti. Porteremo, quindi, ancora ai tavoli sindacali e istituzionali le nostre necessità, rappresentandole con la forza delle nostre ragioni e il peso della nostra serietà. A differenza di quello che si dice, i ristori sono arrivati, certamente in ritardo e, certamente, non sono sufficienti a sanare quanto abbiamo finora perso. Non smetteremo di batterci per chiederne ancora per il prossimo trimestre”.
Alle considerazioni di Ventura si aggiunge Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Salerno: “Nel merito, condividiamo le ragioni di chi vuol prolungare l’apertura oltre gli orari consentiti, ma il disagio, sebbene legittimo, non è un buon motivo per violare le norme in vigore. Questa modalità di protesta espone i pubblici esercizi non solo al rischio di sanzioni pecuniarie ma soprattutto alla sospensione dell’attività stessa. La dignità dei ristoratori va difesa strenuamente e, su questo, siamo tutti d’accordo. Pertanto, con fermezza e senza esitazioni, ogni giorno confrontandoci con le istituzioni e ai tavoli sindacali rappresentiamo le problematiche del settore e l’incongruenza di provvedimenti che penalizzano oltremodo i ristoratori, trattati alla stregua di untori. Tuttavia, se vogliamo continuare a farci apprezzare come una categoria che nei mesi scorsi si è resa disponibile e pronta ad adeguare l’offerta ai protocolli garantendo il rispetto delle norme non si può protestare infrangendo le stesse, per quanto siano insostenibili. Così facendo si creerebbe soltanto pregiudizio per l’intera categoria”.
– Claudia Monaco –