Un intervento molto impegnativo è stato effettuato su una gestante tunisina di 40 anni, con gravidanza gemellare, presso il reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, diretto dal dottore Francesco Marino.
La donna, alla 36esima settimana di gravidanza, era portatrice di un grosso mioma, di circa 20 cm e dal peso di 2 kg, che le è stato asportato contemporaneamente al parto cesareo grazie al quale sono nati due maschi, in posizione podalica.
L’équipe chirurgica ginecologica, composta dal dottor Francesco Marino, dottor Giorgio Colarieti, dottor Maurizio Rinaldi e dall’anestetista Filomena Guarino, ha affrontato un intervento risolutivo ma complicato per il probabile rischio emorragico e per la concreta possibilità di dover asportare l’utero. Grazie però alla tecnica operativa ed innovativa dei ginecologi entrambe le eventualità sono state scongiurate e l’intervento si è concluso con la conservazione dell’utero che è stato salvaguardato.
Precedentemente, la donna era stata ricoverata all’inizio del secondo trimestre di gravidanza, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi d’Aragona dove le era stato diagnosticato un mioma intramurale di 15 cm che dopo i vari monitoraggi era aumentato di volume. Successivamente, la donna è stata seguita dall’ Ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi, nello specifico dalla dottoressa Gargano, coadiuvata dai medici specializzandi che hanno gestito con estrema attenzione le fasi evolutive di entrambi i feti.
Una volta raggiunta la maturità fetale, la 40enne è stata sottoposta all’intervento chirurgico, precedentemente informata dei rischi in cui poteva incorrere, che sono stati brillantemente evitati grazie alla competenza, alla professionalità e all’impegno dei ginecologi che sono riusciti a preservare i suoi organi riproduttivi.