Arriva la condanna bis per 18 persone che crearono uno spaccato tra Curia e politica nel settembre 2014, durante la processione del patrono di Salerno, San Matteo.
La Corte d’Appello ha infatti condannato a 9 mesi di reclusione il capo paranza della statua, ad 8 mesi il suo vice e a 6 mesi un altro componente della squadra. Dovranno scontare 4 mesi anche altri cittadini che durante la manifestazione religiosa fischiarono e lanciarono invettive all’allora Vescovo Moretti.
La condanna è per vilipendio di un ministro del culto e turbativa di una manifestazione religiosa. All’epoca dei fatti la statua di San Matteo fu fatta sostare nell’atrio del municipio e in quelli che per la Procura sono luoghi simbolo della camorra locale, in Piazza Portanova, dove fu assassinato nel 1996 Berardino Grimaldi, al chiosco sul Lungomare gestito dai Grimaldi e poco distante dal luogo di un omicidio avvenuto nel 2002 e in direzione di via Arce, verso il circolo di Porta Rotese dove fu ucciso nel 1998 Lucio Esposito, padre del paranziere Consolato.
Tra le varie soste vietate dalla Curia anche quella al Comune, al Comando della Guardia di Finanza, in via Roma dove morì il capo paranza Matteo Alfieri e in Piazza Cavour, dove i portatori posarono le statue a terra minacciando di lasciarle lì se il saluto al mare non fosse stato permesso.
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