“Le Monde” ha pubblicato la “Forever Pollution Map”, la prima mappa che mostra l’entità della contaminazione dell’Europa di PFAS, sostanze chimiche usate nell’industria come impermeabilizzanti, diverse delle quali sono cancerogene.
I PFAS sono usati per ottenere materiali impiegati in molti settori diversi, ad esempio per realizzare padelle antiaderenti, giubbotti impermeabili, cartoni della pizza. Non si degradano nell’ambiente e sono molto mobili, per cui possono essere rilevati in acqua, aria, pioggia, lontre e merluzzi, uova sode ed esseri umani. I PFAS sono collegati al cancro e all’infertilità, oltre che a una dozzina di altre malattie. Per le loro caratteristiche, che li rendono persistenti nell’ambiente per tempi lunghissimi, i PFAS sono detti “forever chemicals”, o inquinanti eterni.
Per oltre un anno la testata giornalistica francese ha lavorato al progetto con i giornalisti di 17 media partner.
Come sottolineato, la mappa mostra gli impianti di produzione di PFAS, alcuni siti in cui vengono utilizzate le sostanze, i siti in cui è stata rilevata la contaminazione e quelli che potrebbero essere contaminati. In Europa ci sono più di 17mila siti contaminati a livelli che richiedono l’attenzione delle autorità pubbliche. Queste misurazioni hanno rilevato livelli di PFAS pari o superiori a 10 nanogrammi per litro (ng/L). Gli esperti intervistati da “Le Monde” hanno stimato che in più di 2.100 “punti caldi” la contaminazione raggiunge livelli considerati pericolosi per la salute (100 ng/L).
Contaminazioni da PFAS si registrano in Basilicata ed in particolar modo a Lauria, Potenza, Pignola, Lagonegro e Grumento Nova.
Nella regione Campania presunte contaminazioni sono registrate a Salerno e Battipaglia.