Nel referendum consultivo del 23 giugno i cittadini britannici si sono espressi a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Un risultato che rende incerto il futuro economico di un Paese che è meta prediletta di molti giovani, valdianesi inclusi, in cerca di fortuna.
Ondanews ha raccolto le testimonianze di alcuni ragazzi del Vallo d Diano e della provincia di Salerno, che vivono nel Regno Unito, all’alba del Post-Brexit.
“Qui a Londra, città cosmopolita in cui vivo da tre anni – racconta la pollese Graziella Celentano – nessuno si aspettava questo risultato e tra i giovani regna il malcontento”.
“Questo referendum decreta il fallimento dell’Europa come organismo geo-politico – dichiara la teggianese Annalisa Ricciardi, anche lei a Londra da tre anni – Vari sostenitori del ‘leave’ hanno detto di non sapere cosa sarebbe realmente accaduto una volta usciti; l’unico risultato chiaro è stato la disinformazione e l’inadeguatezza della classe politica”.
“Ieri l’atmosfera era surreale – conferma Gianluca Pacilio, giovane di Sala Consilina residente a Londra da dieci mesi – Spero che questo scossone faccia aprire gli occhi a chi in Italia fa lo stesso discorso, senza capire che nelle sue vene scorre il sangue di decine di popolazioni che nei secoli hanno trasformato l’Italia stessa”.
Pasquale Santoro, di origini lucane, e la sua compagna salernitana Tiziana Guerra, vivono a Bolton, vicino Manchester:“Nella provincia tira un’aria molto diversa e purtroppo l’esito del voto era prevedibile. E’ un vero attentato alla cultura e a subirne le conseguenze saranno i giovani”.
Il teggianese Cono Cirone, rientrato in patria dopo tre anni a Londra, ha osservato che “purtroppo nelle piccole realtà britanniche prevalgono antiquati spiriti nazionalisti. I giovani avranno più seccature, ma è doveroso trasformare la paura di partire in adrenalina di scoprire. E l’Europa dovrà usare questo scossone per raggiungere una più forte integrazione”.
– Mariarita Cupersito –