Ha avuto luogo questa mattina, nel piazzale antistante l’ex Tribunale di Sala Consilina, una conferenza voluta dall’avvocato Elisabetta Giordano del Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità per ribadire ancora una volta l’esigenza di riavere il Palazzo di Giustizia, specialmente dopo i fatti di cronaca che negli ultimi giorni hanno avuto come protagonista il Vallo di Diano.
Nei giorni scorsi l’avvocato ha anche scritto una lettera ai sindaci chiedendo loro una “coraggiosa presa di posizione a tutela del territorio che essi rappresentano“.
“Ci troviamo qui per parlare del diritto del ripristino del Tribunale di Sala Consilina – commenta l’avvocato -. Diritto che appartiene al territorio del Vallo di Diano e a tutti i suoi cittadini. Siamo da soli a lottare dal 2013, inascoltati e ignorati, anche se noto che qualcuno si sta muovendo con interrogazioni parlamentari e richieste di legge. Non devono essere mere parole, non deve essere campagna elettorale ma si deve passare ai fatti. Sono passati oltre 7 anni e nessuno si è preso l’impegno e la responsabilità di risolvere questo problema. La cronaca ultima che abbiamo vissuto nel nostro territorio è molto grave e queste dinamiche di criminalità organizzata di tipo mafioso, sui vari territori che sono stati sguarniti di Presidi Giudiziari, è stata già sottolineata quando nel 2013 è stata fatta la relazione sulla riforma della geografia giudiziaria e sulla soppressione di alcuni presidi che non avrebbero dovuto essere soppressi proprio per la pericolosità di infiltrazioni criminali“.
Secondo l’avvocato Giordano è dunque urgente riprendere la questione del Tribunale, politicamente e socialmente. Ha deciso di rivolgere un appello ai sindaci perché “è il loro primo dovere, in quanto hanno ricevuto da noi il mandato per tutelare i nostri diritti e il territorio“.
L’avvocato ha poi sottolineato come il Vallo di Diano negli anni ha subito tanti “scippi ed ha pagato un prezzo enorme. L’allarme è tanto importante che nessuno può fare finta di niente. I sindaci devono prendersi questa responsabilità e chiedere a gran voce il ripristino del Tribunale di Sala Consilina“.
Come sottolineato nell’intervento, la riforma è fallita sia dal punto di vista economico sia della giustizia, ma anche dal punto di vista della sicurezza sanitaria perché il Covid ha dimostrato l’insostenibilità dell’accorpamento al Tribunale di Lagonegro.
“Il Palazzo di Giustizia ora è importante perché sarebbe presidio di legalità con un giro di risveglio di tutti i servizi e della coscienza dei diritti che noi cittadini abbiamo – conclude -. Non abbiamo più la serenità e la tranquillità di vivere in un territorio protetto come era qualche anno fa“.
– Annamaria Lotierzo –