L’intera comunità di Caggiano è sconvolta per la morte del 31enne Ioan Samson e del suo figlioletto Ionut di appena 3 anni. Padre e figlio, accomunati dallo stesso nome, Giovanni e Giovannino in italiano, e dallo stesso tragico destino. Entrambi hanno perso la vita ieri sera sulla ex SS 19 ter in seguito allo scontro frontale dell’auto sulla quale viaggiavano con un’altra auto condotta da Biagio Padula, 53enne di Spinoso, che è stato ricoverato ieri sera in gravissime condizioni all’ospedale “Ruggi D’Aragona” di Salerno dove è morto stamattina. L’uomo lascia quattro figli.
Ioan era arrivato nel Vallo di Diano quando aveva 19 anni e subito si era integrato nella comunità di Caggiano dove era conosciuto da tutti. Lavorava presso una ditta del posto specializzata nella produzione di infissi ed era uno dei punti di riferimento dell’azienda per la sua bravura e la sua serietà. In Italia era nato 3 anni fa il piccolo Ionut e due settimane fa la moglie aveva dato alla luce il secondo figlio.
“Era una persona straordinaria – racconta un’amica di famiglia – qui a Caggiano lo chiamavamo tutti ‘Giovanni grande’, da quando è arrivato in Italia ha sempre lavorato e si era creato grazie ai suoi sacrifici anche una buona posizione. Era talmente integrato con la nostra comunità e amava così tanto il nostro paese tanto che parlava anche il dialetto caggianese. Martedì era stato in ospedale per sistemare i documenti per la nascita del suo secondo figlio che purtroppo non potrà conoscere mai più suo padre”.
Ioan ieri ha trovato la morte mentre stava andando a trovare la sorella che vive a Buccino. Nel Vallo di Diano, a Pertosa, vive anche suo fratello Neculae dove ricopre anche la carica di consigliere comunale.
Ioan Samson è morto sul colpo, il cuoricino del figlioletto invece ha smesso di battere durante il trasporto in ospedale. I due corpi ora si trovano presso l’obitorio dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sulle salme di Ioan e Ionut Samson è stato disposto l’esame esterno e già nelle prossime ore i corpi potrebbero essere restituiti ai familiari per la celebrazione delle esequie.
– Erminio Cioffi –
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