“Non è possibile che Pittella ne esca solo con una sospensione: si dimetta. Ci aspettiamo le dimissioni e le chiederemo fino a quando non ci saranno“. Così Luigi Di Maio, ieri in visita a Matera, ha risposto ai giornalisti che gli hanno posto domande in merito all’inchiesta sulle raccomandazioni e sui concorsi truccati nella Sanità lucana che lo scorso 6 luglio ha portato ai domiciliari il governatore Marcello Pittella che, secondo i dettami della legge Severino, è sospeso dal suo incarico.
Al duro attacco di Di Maio risponde il consigliere regionale del Partito Democratico, Vincenzo Robortella, che ribadisce fiducia nell’operato della magistratura e nell’operato del Presidente Pittella. “Le affermazioni del ministro Di Maio rilasciate a Matera in merito alla sanità lucana dimostrano, per l’ennesima volta, – afferma Robortella – che il governo della propaganda continua a prediligere il fare campagna elettorale, riversando tutte le proprie energie nella polemica politica anche ora che, al contrario, dovrebbe iniziare a dimostrare che quanto promesso nei mesi scorsi può essere realizzato, almeno in minima parte”.
“Eppure – prosegue il consigliere dem – quel poco di esperienza amministrativa maturata in questo decennio dai 5 Stelle dovrebbe aver insegnato che l’apertura di indagini non equivale all’accertamento delle colpe e dei reati, come dimostrano di aver compreso per i casi che riguardano la gestione romana e piemontese pentastellata. Più probabilmente, si tratta solo dell’ennesimo tentativo di intervenire su tutto, come sempre in maniera caotica e a sproposito, cercando di fare notizia per guadagnare tempo visto che il cambiamento è di là dal venire. Accaparrarsi i meriti degli altri, demonizzando al contempo le altre esperienze politiche, è uno dei marchi di fabbrica del partito 5 Stelle”.
Robortella conclude affermando che “intervenire su vicende su cui non si ha conoscenza invece di lavorare per il bene degli italiani, come sbandierato negli ultimi cinque anni, non vuol dire saper amministrare e governare ma solamente proseguire sulla strada della contrapposizione politica senza rispetto e senza confronto, elementi che dovrebbero essere la base di quella cultura democratica che dovrebbe caratterizzare lo Stato Italiano”.
– Chiara Di Miele –
- Leggi anche: