La Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso proposto dal Presidente della Regione Basilicata, ora sospeso, Marcello Pittella, colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari il 6 luglio scorso nell’ambito di una inchiesta sulle nomine nella Sanità in Basilicata.
Gli ermellini hanno accolto il ricorso presentato da Pittella e hanno quindi annullato con rinvio, la decisione del Tribunale del Riesame di Potenza, che sarà dunque chiamato nuovamente a decidere sulla vicenda, anche alla luce delle indicazioni di legittimità determinate dalla Cassazione.
Pittella aveva fatto ricorso al Riesame di Potenza dopo i domiciliari disposti dalla Procura di Matera, titolare dell’inchiesta che quasi cinque mesi fa ha toccato ben 29 persone colpite da misure restrittive. Pittella è assistito dagli avvocati Franco Coppi e Donatello Cimadomo.
La Cassazione ha confermato per lui il divieto di dimora a Potenza, che era stato disposto dal Tribunale del Riesame. I domiciliari a carico di Pittella vennero confermati anche il 17 luglio, su decisione del Gip di Matera Angela Rosa Nittis, dopo che Pittella, il 12 luglio, aveva risposto per due ore alle domande durante l’interrogatorio di garanzia.
L’inchiesta riguarda presunte raccomandazioni e concorsi truccati nella sanità lucana. Su Pittella pende l’accusa di concorso in falso e abuso di ufficio.
Per la Cassazione le misure cautelari sono eccessive e quindi vanno rivalutate. La decisione adesso passa di nuovo al Riesame, che dovrà rivedere il tutto.
– Claudio Buono –
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