È stato archiviato il procedimento penale che vedeva indagati, tra gli altri, per rifiuto di atti d’ufficio e inadempimento di contratti di pubbliche forniture, anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola. L’inchiesta, partita a inizio del 2020, vedeva al centro eventuali illeciti e omissioni concernenti la gestione delle ecoballe e della raccolta differenziata.
I magistrati della Procura di Napoli hanno escluso l’esistenza di ogni reato nella condotta degli indagati. I rallentamenti nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti sono da ricondurre alle lungaggini amministrative e al complesso iter burocratico per la creazione di impianti di compostaggio. E’ stata anche sottolineata l’esistenza di un trend positivo e in aumento rispetto alla gestione della raccolta differenziata in Campania.
“L’archiviazione del gip su conforme, articolata richiesta dei pubblici ministeri – commenta all’ANSA Andrea Castaldo, difensore di De Luca e Bonavitacola – chiude definitivamente una vicenda trascinatasi per anni e dove sotto accusa risultava l’intero sistema di gestione dei rifiuti in Campania. Un’inchiesta racchiusa in ben tredici faldoni di atti d’indagine, per decine di migliaia di pagine, con inevitabili e ingentissimi costi in termini di tempi ed energie spese. L’archiviazione testimonia e comprova, da un lato, l’impegno profuso in questi anni dalle Istituzioni regionali e, dall’altro, l’amara verità che sul banco degli imputati doveva figurare l’asfissiante macchina burocratica, che rappresenta il vero freno ad ogni iniziativa che voglia incidere sullo sviluppo socio-economico del Paese“.