Tocca anche la Basilicata la vicenda giudiziaria che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di Massimo Ferrero, imprenditore e presidente della società calcistica Sampdoria. Tra le nove persone coinvolte nell’inchiesta della Procura calabrese di Paola, c’è anche il nome di Giovanni Fanelli, 53 anni di Potenza, che secondo gli investigatori avrebbe legami con Ferrero nell’ambito delle accuse mosse.
L’uomo si trova in regime di arresti domiciliari, così come la figlia di Ferrero, Vanessa, il nipote Giorgio e un uomo di Torre Annunziata, Aiello Del Gatto. Mentre Massimo Ferrero si trova in carcere al San Vittore di Milano, mentre il suo legale, l’avvocato Pina Tenga, starebbe valutando la possibilità di chiedere il regime dei domiciliari.
Gli indagati, a vario titolo, dovranno rispondere per reati societari e bancarotte. Le indagini sono state portate avanti dalla Guardia di Finanza. Per quanto riguarda il territorio lucano, anche a Potenza ci sono state delle perquisizioni delle Fiamme Gialle, così come in Calabria, Lombardia, Lazio e Campania. Oltre al 53enne di Potenza che si trova ai domiciliari ed è indagato nell’inchiesta, la Procura di Paola ha iscritto sul registro degli indagati anche l’ex moglie di Ferrero, Laura Sini, colpita dal divieto temporaneo di esercitare attività di impresa per 12 mesi, così come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Paola.
Al centro dell’indagine della Procura calabrese ci sarebbe un investimento di Ferrero in provincia di Cosenza, nel comune di Acquappesa, che avrebbe portato al fallimento di un’azienda e alle contestazioni della Procura, che parla di un complicato sistema che avrebbe portato Ferrero poi a queste contestazioni, quali bancarotta e altri reati fiscali.