Alcuni dirigenti dell’Eni sono stati ascoltati, ieri, a Potenza dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, come programmato nell’ambito della missione della Commissione in Basilicata.
“A seguito del sequestro disposto dalla magistratura – riferisce Eni – dal punto di vista tecnico e operativo non è possibile proseguire, nemmeno parzialmente, l’attività produttiva del Centro Olio Val d’Agri“.
Sono state illustrate alla Commissione le modalità di funzionamento dell’impianto e le pratiche di trattamento delle acque di produzione, evidenziando che, a seguito del sequestro disposto dalla magistratura, dal punto di vista tecnico e operativo non è possibile proseguire, nemmeno parzialmente, l’attività produttiva.
Il Centro Olio dovrebbe essere riprogettato dal punto di vista impiantistico e ingegneristico ed essere sottoposto a un nuovo e complesso iter autorizzativo per operare non più come un impianto energetico ma come un impianto di trattamento rifiuti. In Commissione, Eni ha anche ribadito che “il Centro Olio Val d’Agri ha sempre operato nel rispetto dei requisiti normativi e autorizzativi, con l’adozione delle ‘best practice’ internazionali”.
Eni, inoltre, continuerà ad assicurare la massima cooperazione alla Commissione e alla magistratura per una rapida conclusione delle indagini.
– redazione –