Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre a Salerno si è sviluppato un incendio in un deposito di compostaggio situato nella zona industriale della città e numerosi rifiuti stoccati sono andati in fiamme.
Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, dopo i controlli avviati da ARPAC per l’esecuzione dei rilievi sulla qualità dell’aria e i relativi monitoraggi ambientali, quindi di diossine, furani, polveri, idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti dispersi in atmosfera, ha ritenuto opportuno prendere dei provvedimenti per tutelare la popolazione.
Un primo ciclo dei controlli di ARPAC ha restituito esiti positivi. Nonostante ciò, il primo cittadino considerando la situazione ambientale, i focolai che persistono e le attività di monitoraggio in corso, oltre allo stato di possibile pericolo per i cittadini, ha emesso un’ordinanza in cui dispone ai cittadini di mantenere chiuse porte e finestre di abitazioni e attività commerciali presenti in zona al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti.
I cittadini inoltre devono verificare e monitorare l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti in prossimità del luogo del rogo prima di procedere con la raccolta, la vendita e il consumo.
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