Erano stati raggiunti dalla misura di detenzione in carcere un 32enne e un 22enne di Pignola responsabili di aver incendiato l’auto di un carabiniere e ritenuti responsabili di concorso in incendio aggravato e di resistenza a pubblico ufficiale continuata.
Il 32enne è stato identificato quale ideatore ed esecutore, mentre il 22enne si era occupato dell’approvvigionamento e della consegna al primo di una bottiglia contenente benzina.
In tal modo avevano cercato di intimidire, con metodo mafioso, i Carabinieri della Stazione e inteso dimostrare alla cittadinanza la forza e la capacità di reagire e di sfidare le istituzioni locali.
Il Tribunale del Riesame di Potenza, nell’udienza collegiale del 4 febbraio presieduta dal giudice Stante, ha confermato la misura cautelare in carcere e l’aggravante del metodo mafioso ai due.
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