Ieri, nel cuore del centro storico di Sassano, è stato tagliato il nastro del Palazzo dell’Arte Contemporanea, che ha sede nello storico Palazzo Picinni. L’idea è stata realizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tommaso Pellegrino che, per l’occasione, ha anche aperto “Incontri – Mostre d’arte contemporanea” che sarà in esposizione fino al 12 gennaio prossimo.
Sette artisti del territorio hanno allestito un’ala affidata ad ognuno di loro con le opere del loro estro, tutte diverse nello stile e nei temi affrontati, ma accomunate dalla passione per l’arte e da un profondo legame con la terra di origine. Si tratta di Salvatore Ceglia che ha realizzato delle tele attraverso il riciclo di alcuni materiali in disuso, Pasquale Corvino che offre ai visitatori i suoi “Fiori del Cilento” destrutturati e dai colori intensi e brillanti, Gaetana Forte e le sue forme nello spazio, Serena Lobosco e le sue opere che puntano sull’identità, Ugo Martino e i colorati quadri che guardano verso l’infinito, Marisa Toscano e la sua arte innovativa che mette al centro l’Io e la talentuosa scultrice Oriana Vertucci.
La mostra è stata organizzata dall’associazione Faq-Totum in collaborazione con la Comunità Montana Vallo di Diano e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Presenti all’introduzione dei lavori il sindaco Pellegrino, il presidente del Consiglio comunale Antonio Capuano, la presidente dell’associazione organizzatrice, Antonella Ingese, e Gaetano Spano, assessore alla Comunità Montana. “Questa è una nuova stagione del Palazzo Picinni – ha affermato Antonella Inglese – per fruire dei suoi spazi che possono così rinascere a nuova vita. Grazie al sindaco Pellegrino per aver creduto in noi che ci siamo posti l’obiettivo di organizzare qualcosa di insolito“.
“Guardiamo ad un progetto che vada oltre questa mostra – ha spiegato il primo cittadino di Sassano –perchè i centri storici vivono delle difficoltà, ma noi abbiamo deciso di dedicare un palazzo storico all’arte e agli artisti del territorio e non solo, facendolo così diventare un momento centrale della cultura. Dopo la mostra inizieranno dei lavori in un’ala che diventerà foresteria per gli artisti che vengono da fuori o per quanti vorranno soggiornare in un palazzo dell’arte e visitare il Vallo di Diano. Il giardino, inoltre, verrà riqualificato e inaugurato in primavera“.
– Chiara Di Miele –
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