Uno dei pericoli del mare è quello di ritrovarsi punti da una medusa. Purtroppo i nostri mari sono pieni di questi organismi marini che, a contatto con la pelle, rilasciano una sostanza urticante inducendo una risposta infiammatoria nell’organismo.
Nei loro tentacoli, molto lunghi, si nascondono delle capsule chiamate nematocisti e quando percepiscono un corpo estraneo che le sfiora, attivano immediatamente un meccanismo di difesa. In questo modo le meduse inoculano il liquido urticante, in grado di uccidere le prede difendendosi dagli attacchi.
Le tossine rilasciate hanno effetto paralizzante e infiammatorio. Per l’uomo il contatto con il liquido urticante si traduce in dolore, bruciore, infiammazione, eritema, vescicole e gonfiore. Il contatto causa una reazione di diversa gravità a seconda sia della risposta del soggetto che della durata dell’esposizione, oltre che dal tipo di medusa che punge. Per fortuna le meduse del Mar Mediterraneo non sono mortali ma possono comunque causare gravi reazioni allergiche. In caso di puntura la prima cosa da fare è mantenere la calma, ancor di più se si è a largo, allontanarsi il prima possibile in modo da evitare di essere avvolti dai tentacoli. Risciacquare la parte colpita con acqua di mare in modo da rimuovere parti di tentacoli che possono rimanere attaccati e a non diffondere maggiormente il veleno.
Non sciacquare con acqua dolce, potrebbe rompere le parti di medusa rimaste sulla pelle facendo fuoriuscire altro liquido urticante. Dopo aver lavato accuratamente la zona ed eliminato eventuali residui, fare degli impacchi freddi e applicare un abbondante strato di gel astringente a base di cloruro di alluminio.
Una cosa molto importante è evitare l’esposizione al sole e proteggere la zona interessata coprendola, almeno fin quando il dolore non si attenua. Il caldo può peggiorare i sintomi, con del ghiaccio si può alleviare il dolore ma non applicarlo a contatto diretto.
Una volta passata la fase acuta e se la parte non è estesa è bene applicare un cerotto o coprire in modo da tenere la parte riparata. Non bisogna eliminare lo strato di gel di cloruro di alluminio, lasciarlo in posa per almeno 8 ore.
Se la parte risulta ancora dolorante applicare una crema a base cortisonica. Passata la fase acuta è possibile applicare una crema cosmetica idratante ricca di lipidi per ricostruire l’epidermide e mantenere la pelle elastica, si evita così l’insorgenza di antiestetiche cicatrici o macchie scure. È meglio lasciare la parte non a contatto di indumenti, in modo da aiutare la guarigione.
Se si dovessero presentare sintomi come febbre, sudorazione, nausea, mal di testa, pallore e confusione è necessario andare al pronto soccorso perché la reazione alla puntura potrebbe aver causato uno shock anafilattico. Non usate pipì, ammoniaca, o aceto, non sono utili soluzioni e infiammerebbero ulteriormente la parte colpita.